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15 Ottobre 2015 - 22:38
la storia raccontata al sinodo ha commosso un po’ tutti. riammissione ai sacramenti, tre ipotesi
città del VATICANO. Un bambino, i cui genitori erano entrambi divorziati e risposati e non potevano prendere l’eucaristia, faceva la Prima Comunione nella sua diocesi. Il bambino allora, nel ricevere l’ostia, ne staccò due pezzetti e li diede ai suoi genitori. La vicenda, raccontata al Sinodo e davanti al Papa durante il dibattito generale che si è soffermato su una delle questioni più discusse - quella della comunione ai divorziati risposati - ha commosso molti dei partecipanti all’assemblea in Vaticano. A raccontare l’episodio un padre sinodale, con un intervento «molto emotivo». Il problema delle persone unite in seconde nozze e che sono tenute lontane dai sacramenti ha fatto emergere nelle congregazioni generali tre visioni diverse di impostazione. C’è chi ha parlato della “via penitenziale” per la riammissione ai sacramenti, chi del “cammino di discernimento”, limitando la riammissione a casi particolarmente significativi. Vari vescovi, comunque, hanno ribadito la disciplina attuale: un no secco, chi vive una seconda unione non può più ricevere l’ostia.
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