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19 Ottobre 2015 - 15:17
La requisitoria: attraverso Berlusconi l'imprenditore voleva fare affari con Protezione civile e Finmeccanica
BARI. Gianpaolo Tarantini voleva accreditarsi presso Silvio Berlusconi, per questo motivo utilizzava le ragazze e le inviava nelle residenze dell'ex premier. Lo ha detto il pm della Procura di Bari, Eugenia Pontassuglia, durante la requisitoria del processo noto come "escort" in cui sono imputati lo stesso Tarantini, suo fratello Claudio, Sabina Beganovic e altre quattro persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione di 26 ragazze portate da Tarantini, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze dell'allora premier. Secondo il pm, Tarantini voleva candidarsi con Forza Italia alle elezioni europee del 2009 e, attraverso Berlusconi, voleva fare affari con la Protezione civile e Finmeccanica.
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