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Trinità dei Monti: vietato sedersi. Scatta il provvedimento tra le polemiche di turisti e commercianti

Trinità dei Monti: vietato sedersi. Scatta il provvedimento tra le polemiche di turisti e commercianti

ROMA. Vietato sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti, uno dei luoghi turistici più famosi al mondo, immortalato in centinaia di film e canzoni, 135 gradini patrimonio dell'Unesco. È infatti scattato il divieto previsto dl regolamento della polizia Municipale di Roma. I turisti storcono il naso, ma obbediscono. Non hanno altra scelta. otto vigili urbani vigilano.

La misura è l'effetto delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana licenziato dal Campidoglio, che oltre al divieto di mangiare a ridosso dei monumenti di pregio, di bere attaccandosi ai “nasoni” delle fontane, dal 5 luglio dispone, a salvaguardia delle zone monumentali, il divieto, anche solo di sedersi, spiegano i vigili, in azione sui marmi della scalinata inaugurata nel 1725 da Papa Benedetto XIII. Le sanzioni anti-bivacco variano dai 160 ai 400 euro. I turisti protestano. «Capisco chi mangia, ma perché non ci si può più neanche sedere, è assurdo», protestano alcuni turisti.

L’applicazione del provvedimento ha subito sollevato polemiche. Contrario Claudio Pica, presidente di Confesercenti Roma. «È giusto l'anti-bivacco, ma questa è una norma assurda che penalizza e allontana i turisti: se continuiamo a trattarli così riduciamo la loro permanenza a Roma, che oggi è in media è di poco superiore ai due giorni. Manca una cabina di regia per sfruttare al meglio le potenzialità della città, se continuiamo con queste politiche di falso decoro Roma perderà la possibilità di scalare le classifiche dell’attrattività turistica. Adesso cercheremo di andare a parlare con la presidente della commissione Turismo del Comune Carola Penna per cercare di sensibilizzare tutti i presidenti di commissione del Comune a rivedere questo divieto assurdo». Negativo anche il commento di Giuseppe Roscioli presidente di Federalberghi: «Un’applicazione troppo rigida della norma, spero che si possa tornare indietro. Sicuramente è giusto che venga impedito l’assembramento così come, a maggior ragione, il bivacco, ma che non ci possa nemmeno sedere sulla scalinata mi sembra un po’ eccessivo».

Favorevole al provvedimento invece Silvano Curcio, docente di Architettura all’università “La Sapienza” e presidente dell’associazione “Sos via dei Coronari e dintorni”: «Ben venga il provvedimento restrittivo per combattere il degrado, è un divieto sacrosanto. Ormai Roma è un museo a cielo aperto, ma c’è tale di livello di degrado che se per riportare la città a un punto zero e ripartire da capo è necessario un provvedimento così restrittivo, ben venga. Il problema è la massa di turisti - prosegue Curcio - per mantenere il diritto a sedersi sulla scalinata dovrebbe esserci un tale numero di vigili in grado di cronometrare quanto tempo ogni turista trascorre seduto sulla scalinata. Trinità dei Monti è una scalinata del 1600 e come tale va considerata».

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