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10 Agosto 2019 - 16:17
PALERMO. «Hanno tutti toccato il mio cuore in tantissimi modi. Centoventuno persone, credo di aver parlato con quasi tutti. Hanno storie incredibili, vengono da un inferno vero e proprio, soprattutto quelle che arrivano dalla Libia». A dirlo è stato Richard Gere, attore e attivista per i diritti umani, raccontando durante una conferenza stampa - tenuta a Lampedusa insieme a Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia, Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola, e Gabriele Rubini, noto come chef Rubio - gli incontri con i migranti a bordo della Open Arms. «Tutte le donne sono state stuprate, non una volta ma ripetutamente - ha detto -. La Libia è sotto il controllo di vari gruppi di milizie, per cui quando devono passare da una zona all’altra vengono violentate, gli uomini vengono torturati e messi in prigione. Non possiamo neppure immaginare quello che vive questa gente».
L’attore e attivista per i diritti umani ha aggiunto: «A Lampedusa sono venuto spontaneamente, nessuno mi ha chiesto di essere qui. Ero in vacanza con la mia famiglia vicino Roma quando ho sentito dell’approvazione del decreto Sicurezza bis e quasi non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare una fuori una cosa simile. Dopo aver saputo del via libera al decreto ho chiamato i miei amici di Open Arms che ho conosciuto qualche tempo fa a Barcellona e mentre parlavo con loro ho deciso: in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato. Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta».
È poi intervenuto Riccardo Gatti: «Abbiamo presentato alla Procura di Roma e a quella di Agrigento un esposto denuncia chiediamo di verificare se questa situazione non rappresenti una fattispecie di reato. E nel caso individuare i responsabili».
Pronta la replica di Matteo Salvini, al solito sprezzante: «Richard Gere è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle Forze dell’Ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni. In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard».
E Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha rincarato la dose contro l’attore e attivista per i diritti umani: «Secondo i dati ufficiali, il 90% di chi è sbarcato illegalmente in Italia negli ultimi anni è uomo e solo il 10% donna. Ma quando una star di Hollywood come Richard Gere decide di fare la sua comparsata a favore di telecamera su una nave Ong, guarda caso, spuntano per la foto moltissime donne. Perché per i nuovi schiavisti è più facile fare propaganda immigrazionista facendo vedere donne e bambini che non solo uomini adulti (come avviene di solito). Ci prendono per scemi? Open Arms e Richard Gere da quanto tempo hanno concordato questo spot?».
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