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Ponte Morandi, un anno dal crollo. Applausi per Mattarella

Ponte Morandi, un anno dal crollo. Applausi per Mattarella

GENOVA. Cerimonia di commemorazione a Genova per l’anniversario del crollo del pontre Morandi che causò 43 vittime. Presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accolto dall'applauso della platea, composta dai familiari delle 43 vittime e dalle autorità, tra cui i vertici del governo, il premier Giuseppe Conte, i suoi due vice, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che si sono di fatto ignorati durante tutta la cerimonia, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il governatore della Liguria, Giovanni Toti e diversi ministri. Prima della cerimonia sono arrivati anche i vertici di Atlantia e Autostrade per l'Italia, il presidente Fabio Cerchiai e l'amministratore delegato Giovanni Castellucci, che hanno poi seguito la cerimonia dalla sede della Direzione di Tronco di Genova dell'Aspi dopo le proteste di alcuni familiari delle vittime. Prima della messa,  celebrata dal cardinale Bagnasco, c’è stata la lettura dell'elenco delle vittime del crollo. Al termine della cerimonia, Mattarella si è soffermato di nuovo con i familiari delle vittime e li ha abbracciati.

«Ci separa da quel tragico avvenimento un anno che non è trascorso invano. Un progetto di un nuovo ponte, lineare, solido e bellissimo, è pronto e già sono stati avviati i lavori per la sua costruzione. Sarà in grado di ricucire e rammendare la ferita inferta dal crollo, riconnettendo una città spezzata, non solo materialmente, in due - così il Presidente della Repubblica in una lettera inviata al quotidiano genovese Il Secolo XIX - rammendare non significa cancellare, il nuovo ponte ricorderà per sempre quelle vittime innocenti, sepolte tra le macerie di una tragedia causata dall’uomo che si poteva e si doveva evitare. Nulla può estinguere il dolore di chi ha perso un familiare o un amico a causa dell'incuria, dell’omesso controllo, della consapevole superficialità, della brama di profitto. Tornare a Genova il 14 agosto di quest’anno - ha aggiunto Mattarella - vuol dire innanzitutto, per me, fare memoria, dolorosa e composta delle 43 persone che rimasero uccise dal crollo e per ribadire la vicinanza e la solidarietà della Repubblica italiana alle loro famiglie. Nel loro nome dobbiamo lavorare per mettere a nudo fragilità, pecche e rischi del nostro sistema infrastrutturale e per modernizzare il meccanismo dei controlli, rendendolo sempre più efficace. Tragedie come quella del ponte Morandi non devono ripetersi mai più. La presenza, oggi, delle più alte istituzioni a Genova ha il significato di testimoniare unanime sostegno, non solo a parole, a una città e alla tenacia dei suoi abitanti che hanno diritto alla rinascita economica e sociale».

È intervenuto anche il Premier Conte: «Non cesseremo mai di invocare giustizia», la promessa fatta dal presidente del Consiglio ai familiari delle 43 vittime del crollo-.

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