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Nadia Toffa, una messa a Taranto in ricordo delle sue battaglie per la città

Nadia Toffa, una messa a Taranto in ricordo delle sue battaglie per la città

TARANTO. La chiesa di Gesù Divin Lavoratore a Taranto era gremita per il ricordo e il saluto a Nadia Toffa, la giornalista morta a Brescia a causa di un tumore che l'aveva colpita quasi un anno fa. A gennaio scorso Toffa era diventata cittadina onoraria di Taranto per il suo impegno diretto nelle battaglie in difesa della salute dei tarantini minacciata dall’inquinamento industriale. Tante le persone che indossavano la maglietta con la scritta a caratteri cubitali “Ie jesche pacce pe te”, dal dialetto tarantino “Io esco pazzo per te”, al centro del progetto sostenuto in questi anni da Nadia, da “Le Iene” e dall’associazione di Taranto “Arcobaleno nel cuore” che ha permesso, proprio attraverso la vendita della maglietta con il logo, di raccogliere i fondi necessari alla costituzione in ospedale a Taranto del reparto di oncoematologia pediatrica che sino a quel momento non esisteva.

L’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha inviato un messaggio: «Le siamo grati per il suo invito a sorridere sempre, affrontando le prove con determinazione, infondendo serenità e coraggio. Il suo impegno per la raccolta fondi a favore del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale è stato un segno tangibile della sua bontà e della grandissima sensibilità, dimostrando che una cronaca negativa può essere trasformata in un racconto di speranza solo attraverso il proprio impegno. Personalmente vorrei facessero eco tutte le frasi di tenerezza e di fiducia in Dio che lei ha pronunciato nell’ultimo tratto della sua esperienza terrena: anche io ne sono rimasto edificato soprattutto perché è nitido il raggio della grazia del Signore pur nel groviglio complicato e misterioso della sofferenza».

A Brescia intanto resterà aperta anche domani la camera ardente in attesa delle 10.30 di venerdì in Duomo, quando si terranno i funerali della giovane conduttrice de “Le Iene”. Sul pulpito salirà padre Maurizio Patriciello, parroco simbolo della lotta alla "Terra dei Fuochi". «Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale - ha spiegato don Maurizio - mi costa molto». Tanta gente comune si è stretta intorno a mamma Margherita, papa' Maurizio, le sorelle Mara e Silvia che hanno ricordato Nadia con un post pubblicato sulla sua pagina Instagram. «Cara piccola grande Nadia, figlia amata, adorata sorella, dolcissima zia, guerriera potente in ogni sfida, coraggiosa anche nell’ultima, la più difficile. Non ci sono parole per dire il vuoto che lasci in tutti noi. Si spegne con te una luce calda, cristallina, ma rimane tutto l’amore che ci hai donato, resta ciò che hai costruito con tanta dedizione e determinazione per noi, per tanti. Già un angelo in vita, ora sei libera e serena nell’Amore più grande. Riscaldati dall’abbraccio di tutti».

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