Trump: «Compro la Groenlandia». La replica: «Non siamo in vendita»

ROMA. Comprare la Groenlandia dalla Danimarca: è questa l'ultima trovata del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo un'indiscrezione diffusa dal quotidiano statunitense Wall Street Journal. Secondo fonti citate dal quotidiano, Trump avrebbe più volte espresso la sua intenzione di acquisire politicamente l'isola più grande del mondo, collocata nell'estremo nord dell'oceano Atlantico, e avrebbe inoltre voluto approfondire con interesse l'abbondanza di risorse e l'importanza geopolitica dell'area e soprattutto avrebbe chiesto ad alcuni suoi consiglieri se fosse realmente possibile acquistarla. Secondo il Wall Street Journal, l'iniziativa si sarebbe sviluppata durante una cena in cui qualcuno gli avrebbe raccontato dei problemi della Danimarca ad assistere economicamente la Groenlandia (la Danimarca contribuisce infatti per il 60 per cento al bilancio annuale della Groenlandia, spendendo quasi 600 milioni di dollari all'anno in sussidi finanziari). Alcuni dei suoi consiglieri - scrive il Wall Street Journal - avrebbero apprezzato l'iniziativa definendola come «una buona mossa dal punto di vista economico», mentre altri l'avrebbero ridimensionata come una fantasia che non si potrebbe mai realizzare in concreto.

Sull'isola - scrive il quotidiano - è già presente una base militare amministrata dal governo Usa, la Thule Air Base, a oltre mille chilometri sopra al circolo polare artico, di cui fa parte una stazione radar che rientra nel sistema di allerta antimissilistico statunitense. Secondo il Wall Street Journal, né la Casa Bianca né il Dipartimento di Stato hanno per ora voluto commentare la notizia, c’è invece una nota pubblicata sul sito ufficiale del governo della Groenlandia che replica alle indiscrezioni: «Abbiamo una buona cooperazione con gli Usa e consideriamo il paese come espressione di grande interesse per gli investimenti nel nostro paese. Ma ovviamente - sottolinea la nota - la Groenlandia non è in vendita».