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17 Agosto 2019 - 15:52
ROMA. «Mio malgrado darò disposizioni per lo sbarco dei mimori dalla Open Arma». Così ha risposto il mimistro dell’Interno, Matteo Salvini, alla seconda lettera del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che gli chiedeva appunto di autorizzare lo sbarco dei minori di 18 anni dalla nave ferma da più di una settimana al largo di Lampedusa. Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della nave Open Arms. Darò pertanto, mio malgrado, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all'esecuzione di tale tua esclusiva determinazione, non senza ribadirti che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l'affermazione delle regioni di diritto che ho avuto modo di esporti».
Salvini nella replica ha però ribadito che «la linea del Viminale non cambia. L'imbarcazione con bandiera spagnola di una Ong spagnola ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna. Una scelta politica a danno dell'Italia e sulla pelle degli immigrati, come già successo in passato. Il via libera allo sbarco di queste persone, è esclusiva responsabilità del presidente Conte, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni».
Sulla pagina Facebook della Opena Arms è poi arrivata una sorta di conferma: «Autorizzato sbarco dei 27 minori non accompagnati a bordo. Abbiamo comunicato di avere bisogno del tempo necessario per comunicare la notizia in modo da garantire l'equilibrio e la serenità di tutte le persone a bordo. Ci auguriamo che oggi possano scendere tutti».
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