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Lucano a Riace: «Non ho sete di vendetta»

Lucano a Riace: «Non ho sete di vendetta»

Il sindaco: «Alla fine il modello Riace che cos’è? Quattro case abbandonate date ai migranti e il bonus sociale»

RIACE. «Non ho rancore e sete di vendetta. Non ho segni. Io ho cercato solo di fare il sindaco. In questa vicenda ho imparato molto. Ha due aspetti, quello giuridico e quello mediatico. Alcune parole sono state dette per denigrare, io sono un cittadino di questa terra». A dirlo Mimmo Lucano (nella foto) nel corso di una conferenza stampa dopo il suo rientro a Riace. «Abbiamo fatto battaglie importanti per acqua pubblica e la gestione dei rifiuti. Anzitutto il teorema contro di me - ha detto Lucano - è stato incentrato sui rifiuti. Da quando posso stare a Riace ho la sensazione della libertà ma ancora la partita è aperta. Capisco che la gente dubiti di me. Addirittura pure io ho dubbi su quelli che ho fatto. Ma sull’accoglienza non ho dubbi. Ho sempre cercato di costruire una piccola comunità globale. Alla fine il modello Riace che cos’è? Quattro case abbandonate date ai migranti e il bonus sociale. Quando abbiamo cominciato io non ero sindaco. C'era il vescovo Bregantini e un sindaco che ci credeva».

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