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31 Ottobre 2015 - 17:41
Il legale: «Pochi 516mila euro»
PERUGIA. Troppo pochi 516 mila euro, "i danni subiti da Raffaele sono enormemente maggiori". Lo dice l'avvocato di Raffaele Sollecito, Luca Maori, raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos, parlando della richiesta di risarcimento per ingiusto carcere che la difesa del giovane pugliese, assolto definitivamente dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher, sta preparando. "Il massimo previsto - spiega - è 516mila euro, ma i danni subiti da Raffaele sono enormemente maggiori. E' per questo che stiamo valutando anche altre strade, che ben presto verranno rese note".
LEGALE KNOX: DOPO PROCESSO FIRENZE PENSEREMO A RISARCIMENTO - L'avvocato Luciano Ghirga, che difende Amanda Knox insieme al collega Carlo Dalla Vedova, parlando all'Adnkronos, afferma: "Non sento Amanda da quando le abbiamo mandato le motivazioni della Cassazione, comunque ancora non abbiamo parlato dell'eventuale richiesta di risarcimento. Ad ogni modo, prima attendiamo la sentenza di primo grado del processo di Firenze in cui Amanda è accusata di calunnia nei confronti della polizia". "Amanda, seppure la vicenda che l'ha vista protagonista l'abbia segnata molto profondamente, sta cercando di rasserenarsi e riprendere la sua vita definitivamente", aggiunge.
LEGALE FAMIGLIA MEREDITH: NON ACCETTA IMPOSSIBILITA' NUOVO APPELLO - Alla vigilia dell'ottavo anniversario dell'omicidio di Perugia, l'avvocato della famiglia di Meredith Kercher Francesco Maresca dice all'Adnkronos: "Il fatto che i giudici della Cassazione abbiano elencato tutta una serie di indizi a carico di Amanda e Raffaele e che in qualche modo hanno ritenuto che potessero essere significativi, ma che nonostante quelli non c'era necessità di fare un altro appello ci ha lasciato tutti molto perplessi. Soprattutto la famiglia Kercher, che ha accettato molto male questa decisione senza rinvio".
Il legale, spiega ancora che, a distanza dall'uscita delle motivazioni della Cassazione, "abbiamo accettato con grossa sofferenza questa situazione, ancor più dopo quella motivazione scarna. La famiglia Kercher ha avuto delle grosse perplessità perché, dopo aver capito come funzionava il nostro ordinamento, erano coscienti del fatto che i giudici avrebbero potuto annullare con rinvio invece che annullare senza rinvio, come purtroppo, e come molto raramente accade, hanno fatto".
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