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04 Novembre 2015 - 14:55
Il neo commissario Tronca ha firmato l'atto di costituzione al processo
ROMA. È stato firmato dal neocommissario di Roma Francesco Paolo Tronca l'atto di costituzione di parte civile nel processo Mafia capitale. Il documento redatto dagli avvocati Enrico Maggiore e Rodolfo Murra sarà sottoposto domani al Tribunale incaricato di svolgere il processo per poter essere presente nel giudizio. La costituzione di parte civile sarà richiesta al Tribunale allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali provocati a Roma capitale e ai cittadini dalle condotte delle persone ora imputate nel giudizio. Nella lunga motivazione gli avvocati Maggiore e Murra affermano tra l'altro: "non eravamo certo abituati a pensare la nostra città come coinvolta in trame mafiose, in metodi mafiosi e inquinata da associazioni mafiose: questa è invece la contestazione sottesa in tutti i capi di imputazione". Si sottolinea poi che "l'offesa non è solo quella portata all'ordine pubblico ma alla stessa possibilità per la società di dispiegarsi serenamente. Il risultato è il totale scardinamento del sistema e la creazione di un apparato parallelo e alternativo a quello legittimamente costituito". Nell'atto di costituzione si legge poi che "il profilo di lesione e di danno subito da Roma capitale e dalla cittadinanza è di tutta evidenza. L'opposizione di associazione mafiosa con l'ente Comune è totale. L'uno esclude l'altro". Secondo gli avvocati l'amministrazione comunale "ha subito un danno funzionale e di personalità, un danno economico, attese le risorse organizzative di uomini e mezzi dispiegate da questa amministrazione e tese a prevenire e contrastare il fenomeno della corruzione e degli altri reati-mezzo sopra elencati e un danno di immagine attesa la frustrazione dell'interesse perseguito e della rilevanza pubblica del medesimo". Mafia capitale rappresenta "il punto di arrivo di organizzazioni che hanno preso le mosse dall'eversione nera anche nei suoi collegamenti con apparati istituzionali, che si sono evolute in alcune loro componenti nel fenomeno criminale della Banda della Magliana definitivamente trasformata in Mafia Capitale", si legge nell'istanza di costituzione di parte civile del Campidoglio. Per gli avvocati del Comune Enrico Maggiore e Rodolfo Murra mafia capitale "ha avuto la capacità di adattarsi alla particolarità delle condizioni storiche e politiche e istituzionali della città di Roma creando una struttura organizzativa di tipo reticolare o a raggiera, che però mantiene inalterata la capacità di intimidazione derivante dal vincolo associativo nei confronti di tutti coloro che vengano a contatto con l'associazione".
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