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06 Novembre 2019 - 15:23
Si celebrano a Roma i funerali di Luca Sacchi, il giovane ucciso nei giorni scorsi con un colpo di pistola alla testa. Intorno alla bara di legno chiaro, davanti alla chiesa del Santissimo Nome di Maria ci sono Alfonso, Federico e la madre di Luca accovacciati, inermi. "La mamma non si stacca più", dicono i parenti in lacrime. Come la nonna del ragazzo, portata in chiesa di peso mentre ripete "figlio mio", "figlio mio". Intorno una folla silenziosa di parenti e amici, i fiori ovunque e, sopra la bara, sistemata davanti all’altare, una cascata di rose bianche.
"La morte di Luca ci ha colpito, in un certo senso ci ha fatto morire anche a noi", spiega il sacerdote durante i funerai in zona Appio Latino. "Il perdono è un‘espressione d’amore, perdona loro perché non sanno quello che fanno ha detto Gesù dalla croce. Ma se non si ama è difficile perdonare - ha continuato - ai giovani che sono riusciti a vincere nella vita a Talvolta siamo scoraggiati, ma ci sono la via educativa, l’educazione familiare e scolastica, l’educazione alla legalità, alle regole di vita: non c’è libertà senza legge e i giovani vogliono essere liberi. Auguro a tutti, a me compreso, che la morte di Luca sia per tutti motivo di vita. Che attraverso la sua morte possiamo rispondere alle parole di Gesù: ’credi tu? Credo’".
''Non avrei mai pensato di doverti salutare così, come si può realizzare ciò che è successo?''. A parlare, dal pulpito della chiesa è il cugino di Luca, Roberto. ''Ora c'è solo tanta rabbia - dice - non è possibile e non è giusto quanto capitato in questo mondo allo sbando, ma le tragedie toccano sempre alle persone buone e Luca era uno di queste. Un ragazzo d'oro che tutti genitori avrebbero voluto come figlio. Sempre col sorriso, pronto alla battuta". "Spero sempre non sia vero e se è vero che il destino è scritto, questo è troppo. Mi consolo pensando che il paradiso avesse bisogno di persone come te o che forse questo mondo è troppo stretto per te. Gli angeli, vedendoti arrivare, avranno gridato che è finita la pace, mi piace immaginarti con nonno che ti protegge. A noi resta il compito più difficile, andare avanti ricordandoti e trasmettendo i tuoi insegnamenti. Da cugino maggiore ti chiedo di proteggere tuo papà, tua mamma e tuo fratello, noi faremo lo stesso". "Voglio salutarti citando una frase dal Signore degli anelli: 'È finita? No, il viaggio non finisce qui. La morte è solo un'altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi. Bianche sponde e, al di là di queste, un verde paesaggio sotto una lesta aurora'. Voglio immaginarti sotto la lesta aurora, sulla tua moto. Sarai sempre il nostro orgoglio'', conclude.
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