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18 Dicembre 2015 - 15:14
Sono due nipoti dell'imprenditore scomparso Mario Bozzoli e due operai. L'inchiesta si occupa anche della morte per avvelenamento di Giuseppe Gherardini, altro operaio della stessa ditta
BRESCIA. Svolta nel giallo della Bozzoli di Marcheno. La Procura di Brescia che indaga sulla scomparsa dell'imprenditore bresciano Mario Bozzoli ha infatti iscritto nel registro degli indagati - dopo i controlli svolti dai carabinieri di Brescia guidati dal colonnello Giuseppe Spina - i nipoti Giacomo e Alex Bozzoli e gli operai Oscar Maggi e Abu.
La sera dell'8 ottobre scorso, al momento della scomparsa dell'imprenditore proprietario della fonderia insieme al fratello Adelio, i quattro sarebbero stati presenti in azienda con Giuseppe Ghirardini, trovato morto dieci giorni dopo per avvelenamento da cianuro. L'operaio era addetto al forno che alle 19.40 dell'8 ottobre ebbe una fumata anomala.
La svolta è arrivata dopo alcune perquisizioni in Val Trompia. Gli operai sono stati portati in caserma a Brescia e interrogati. Nulla al momento trapela su quanto avrebbero riferito al pm Alberto Rossi, titolare dell'indagine. L'idea prevalente - l'ipotesi della scomparsa volontaria è sempre stata esclusa - è che Mario Bozzoli sia stato gettato nel forno della fonderia.
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