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20 Dicembre 2019 - 15:09
Due maestre e una bidella sono state indagate dalla procura di Milano con l'accusa di omicidio colposo per la morte del bambino caduto lo scorso 18 ottobre dal secondo piano nella tromba delle scale della scuola 'Pirelli' di via Goffredo da Bussero.
Per la pm Letizia Mocciaro, titolare del fascicolo, le persone indagate - l’insegnante di ruolo, quella di sostegno e la bidella - sono responsabili di omicidio colposo per omessa vigilanza. Un atto dovuto alla luce delle dichiarazioni rese al magistrato: le maestre sarebbero entrambe responsabili per aver fatto uscire il bambino per andare in bagno, ritenendo che la bidella fosse fuori dall'aula ad attenderlo. Quest'ultima invece avrebbe solo invitato il piccolo a rientrare in classe senza accompagnarlo.
Il bimbo, che a dicembre avrebbe compiuto 6 anni, invece di rientrare in classe - dopo essere uscito per andare in bagno - ha usato una sedia con le rotelle, già presente nel corridoio, per arrampicarsi sul corrimano e quando ha scorto una classe che al piano di sotto stava uscendo dall’aula si è incuriosito, si è sporto eccessivamente finendo per perdere l’equilibrio. Il piccolo precipitato da un'altezza di oltre 11 metri era stato ricoverato in rianimazione all'ospedale Niguarda, dove è deceduto quattro giorni dopo.
La pm Mocciaro "non esclude altri indagati". E ancora: "Senza la sedia il piccolo non si sarebbe mai potuto arrampicare" spiega, evidenziando come la scuola - una vecchia caserma costruita negli anni Trenta - risulti a norma. Mocciaro sottolinea "la carenza di personale" e ricorda che "il dirigente scolastico, già ad agosto, aveva segnalato la mancanza di collaboratori riuscendo ad ottenere solo un bidello per 18 ore la settimana".
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