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"Ratzinger sapeva", il cardinale Sarah al contrattacco

"Ratzinger sapeva", il cardinale Sarah al contrattacco

Il cardinale Robert Sarah, autore del volume in difesa del celibato dei preti attorno al quale è maturato il giallo sulla firma del Pontefice emerito, passa al contrattacco dopo che l'entourage di Benedetto XVI, dal Mater Eccleasiae ha fatto trapelare che il Pontefice emerito non era a conoscenza del progetto. "Dichiaro solennemente che Benedetto XVI sapeva che il nostro progetto avrebbe preso la forma di un libro. Posso dire che abbiamo scambiato diversi test per stabilire le correzioni. Stamattina rilascerò una dichiarazione più dettagliata per ristabilire la verità", scrive il porporato ultraconservatore su tweet.
Secondo quanto ha riferito ieri 'La Nación', che cita una fonte vaticana vicino a Joseph Ratzinger, Benedetto XVI "non ha scritto un libro a quattro mani con Sarah e non ne ha mai visto né autorizzato la copertina". "E' chiaro che esiste un'operazione editoriale e mediatica, dalla quale Benedetto prende le distanze e si manifesta totalmente ignaro", ha aggiunto la fonte, che ha richiesto l'anonimato e non ha specificato chi sarebbe stato dietro l'operazione. La fonte ha poi precisato che il Papa emerito, qualche mese fa, stava scrivendo alcuni appunti sul sacerdozio che il cardinale Sarah ha chiesto di vedere. "Benedetto XVI gli ha concesso di visionare il testo, sapendo che stava scrivendo un libro sul sacerdozio", ha spiegato.
Oggi il porporato ultra-conservatore, come in una memoria difensiva circostanziata, dà la sua versione dei fatti. "Il 5 settembre, dopo una visita al monastero della Mater Ecclesiae dove abita Benedetto XVI, scrissi al papa emerito per chiedergli se fosse possibile comporre un testo sul sacerdozio cattolico, con particolare attenzione riguardo al celibato", spiega Sarah, che poi aggiunge: "Gli ho spiegato che io stesso avevo iniziato una riflessione nella preghiera. Ho aggiunto: 'Immagino che penserà che le sue riflessioni potrebbero non essere tempestive a causa delle controversie che potrebbero provocare sui giornali, ma sono convinto che l’intera Chiesa abbia bisogno di questo dono, che potrebbe essere pubblicato a Natale o all’inizio del 2020'".

"Il 20 settembre, - racconta ancora Sarah - il papa emerito mi ha ringraziato scrivendomi che anche lui, da parte sua, anche prima di ricevere la mia lettera, aveva iniziato a scrivere un testo su questo argomento, ma che la sua forza non gli permetteva più di scrivere un testo teologico. Tuttavia, la mia lettera lo aveva incoraggiato a riprendere questo lungo lavoro. Ha aggiunto che me lo avrebbe inviato una volta completata la traduzione italiana". "Il 12 ottobre, - dice ancora il card. Sarah - durante il Sinodo dei vescovi in ​​Amazzonia, il papa emerito mi ha consegnato sotto copertura riservata un lungo testo, frutto del suo lavoro negli ultimi mesi. Quando ho visto la portata di questo scritto, sia nella sostanza che nella forma, ho immediatamente considerato che non sarebbe stato possibile offrirlo a un giornale o a una rivista, dato il suo volume e qualità. Così ho immediatamente proposto al papa emerito la pubblicazione di un libro che sarebbe stato un immenso bene per la Chiesa, integrando il suo testo e il mio. A seguito dei vari scambi per la preparazione del libro, il 19 novembre ho finalmente inviato al papa emerito un manoscritto completo comprendente, come avevamo deciso di comune accordo, la copertina, un’introduzione e una conclusione comune, il testo di Benedetto XVI e il mio testo. Il 25 novembre, il papa emerito ha espresso grande soddisfazione per i testi scritti in comune, e ha aggiunto questo: 'Da parte mia, sono d’accordo che il testo sarà pubblicato nella forma che hai previsto'".

"Il 3 dicembre sono andato al monastero di Mater Ecclesiae per ringraziare ancora una volta il Papa emerito per aver riposto tanta fiducia in me. Gli ho spiegato che il nostro libro sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale, che sarebbe apparso mercoledì 15 gennaio e che, quindi, sarei venuto a portargli il libro all’inizio di gennaio al ritorno da un viaggio nel mio paese natale. La controversia che per diverse ore mira a sporcarmi insinuando che Benedetto XVI non è stato informato della pubblicazione del libro 'Dal profondo dei nostri cuori', è profondamente abietta. Perdono sinceramente tutti coloro che mi calunniano o che vogliono oppormi a papa Francesco. Il mio attaccamento a Benedetto XVI rimane intatto e la mia obbedienza filiale all’assoluto di papa Francesco".

A sostegno della sua tesi, Sarah ha pubblicato il carteggio intercorso tra lui e il Pontefice emerito. In particolare, in una lettera del 20 settembre 2019, Joseph Ratzinger, rivolgendosi all'amico porporato scrive: "Grazie per la sua lettera del 5 settembre e per la sua preghiera per il sacerdozio in questi tempi difficili. Avevo già prima della sua lettera cominciato a scrivere qualche riflessione sul sacerdozio. Ma scrivendo ho sentito sempre più che le mie forze non mi permettono più la redazione di un testo teologico".

A questo punto, nella missiva si legge: "Poi è venuta la sua lettera con la domanda inaspettata di un testo proprio sul sacerdozio con particolare attenzione al celibato. Così ho ripreso il lavoro e trasmetterò a lei il testo, quando sarà tradotto dal tedesco in italiano. Lascio a lei se queste note, la cui insufficienza sento fortemente, possono avere qualche utilità".

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