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13 Marzo 2020 - 12:50
Gli alti prelati si correggono: "In capo a sacerdoti e fedeli responsabilità ultima dell'ingresso"
ROMA. Le parole di Papa Francesco a Santa Marta hanno fatto breccia nei Vescovi di Roma che ieri avevano decretato la chiusura delle Chiese. La Cei romana ha "corretto" il decreto anti-coronavirus, con cui era stata disposta la chiusura totale di tutte le chiese parrocchiali e non. Con un nuovo decreto, il cardinale vicario Angelo De Donatis, ha dunque disposto che restino "aperte le Chiese parrocchiali e quelle che sono sedi di missioni con cura di anime ed equiparate". Il monito del Papa stamani a Santa Marta rivolto ai Vescovi sulle "drastiche chiusure" ha ottenuto una risposta immediata che ha restituito serenità ai fedeli.
Nel nuovo decreto pubblicato dal Laterano, si dà a parroci e fedeli "la responsabilità dei luoghi di culto" chiedendo responsabilità nell'accesso: "Tuttavia, ogni provvedimento cautelare ecclesiale deve tener conto non soltanto del bene comune della società civile, ma anche di quel bene unico e prezioso che è la fede, soprattutto quella dei più piccoli". "Il Decreto Prot. N. 468/20 viene pertanto modificato, ponendo in capo ai sacerdoti e a tutti i fedeli la responsabilità ultima dell'ingresso nei luoghi di culto, in modo tale da non esporre ad alcun pericolo di contagio la popolazione e nel contempo evitare il segno dell'interdizione fisica dell'accesso al luogo di culto attraverso la chiusura del medesimo, la quale potrebbe creare disorientamento e maggior senso di insicurezza".
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