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15 Marzo 2020 - 19:27
 
									La riflessione sull'emergenza: «Piano piano, ci stiamo svuotando del nostro essere»
Laureato in medicina con specializzazione in radiologia, Francesco Schillirò è medico autorizzato abilitato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a svolgere l’attività di Radioprotezione Medica. Per tale abilitazione è consulente di enti e strutture ospedaliere. È vicepresidente della Firr (Federazione Italiana Ricerca sulle Radiazioni). È past president del Rotary Club Napoli Nord e ricopre la carica di Assistente del Governatore del Distretto 2100. È Governatore dell’Area 11 (Campania) del Panathlon International. È giornalista pubblicista ed appartiene all’Ordine Costantiniano. In questo momento di grande sofferenza per l'Italia, ecco una sua riflessione sul periodo più buio della recente storia italiana:
"Queste giornate sembrano una “guerra di logoramento”.
Fortunatamente, non vi sono bombe, i ricoveri sono le nostre case, non vi sono - si legge - sirene che suonano e che ci preannunciano gli attacchi aerei, non vi sono radio gracchianti che ci danno i bollettini di guerra. Ma anche se in diverso modo,abbiamo una informazione che alcune volte diventa snervante, abbiamo dei bollettini che ci annunciano i dati delle vittime da Coronavirus,sentiamo qualche sirena delle ambulanze,abbiamo dei figli e parenti che non sono al fronte,ma per professione,sono in prima linea. Piano piano, ci stiamo svuotando del nostro essere".
"Forse la società dei consumi attuale, ci aveva fatto perdere il vero senso della famiglia, oggi stiamo scoprendo che lo stare insieme non è poi così malvagio, ma come è triste non poter abbracciare i propri cari, salutare a distanza, guardarsi l’un con l’altro per rispettare una distanza di sicurezza. Durante la guerra cruenta, c’erano momenti di aggregazione e di voglia di vivere, oggi qualunque espressione d’affetto non è possibile. Sono stati postati su network filmini, di canti dal balcone, in varie città - continua Schillirò - dimostrazione di un patriottismo che lega Nord e Sud, ma che anche dimostra che non abbiamo più libertà. Riusciremo, passata la buriana, ad essere finalmente una Nazione unità e compatta? L’Italia è bella non solo per come è geograficamente, ma anche per la diversa etnia della sua popolazione che la rende più forte. Ritornando al nostro attuale periodo, io da vecchio medico,condivido pienamente quanto disposto dal governo, forse però si doveva fare prima, avremmo evitato dei contagi".
"Non condivido che ancora oggi ci siano spostamenti di masse. Questo per due motivi, la diffusione in altre zone e secondariamente un, mi auguro che non si avveri, intasamento di tutta l’organizzazione sanitaria. Era preferibile avere una zona franca o quasi franca, che con le sue strutture ospedaliere potesse sopperire ad esigenze “Nazionali”. Ritengo pure che un vulnus rilevante è “mandare con divise leggere (leggasi campagna di Russia dei nostri poveri soldati)”, chi, come professione è in prima linea, ovvero Sanitari (medici ed infermieri) e Farmacisti, senza dotazione di DPI. Dovrebbe essere un obbligo dello stato garantirne l’integrità fisica e fornire tali materiali. Attualmente, nei nostri bollettini di “guerra”, abbiamo molti sanitari infetti e se non stiamo attenti, il numero crescerà. Teniamo presente anche il danno che si procurerà ai nuclei familiari di appartenenza. Uniti si vince, la popolazione lo sta dimostrando, ma non può vivere di slogan - conclude Schillirò - bisogna anche sentire una governance vicina alle esigenze che sempre più affioreranno. Qualcuno oggi parla di danni economici per l’Italia, ma questa cari amici è una “Pandemia”, i danni saranno per tutti, dobbiamo rimboccarci le maniche e risalire la china".
 
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