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Coronavirus, l'allarme: «Adesso nuovo rischio esodo da Nord a Sud»

Coronavirus, l'allarme: «Adesso nuovo rischio esodo da Nord a Sud»

«Giuseppe Conte perde il pelo, ma non il vizio. Dopo due settimane dal primo Dpcm - quello che prevedeva restrizioni per la Lombardia e per altre 14 province del Nord, e che aveva causato un vero e proprio esodo di decine di migliaia di cittadini verso le regioni del Sud - il presidente del Consiglio ci ricasca, con le medesime modalità e con i medesimi errori. Un messaggio al Paese tra sabato e domenica, tanta confusione, zero trasparenza, poca chiarezza. Risultato? In queste ore si stanno drammaticamente ripetendo i comportamenti di 14 giorni fa». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera. «Migliaia e migliaia di italiani stanno lasciando le regioni settentrionali nelle quali saranno chiuse le fabbriche per tornare nei loro territori d'origine: Calabria, Campania, Sicilia, Puglia. Il rischio è che si possa ulteriormente allargare il contagio del Coronavirus: Palazzo Chigi non può restare inerte anche questa volta. Il governo disponga immediatamente - i presidenti di Regione non hanno il personale per farlo - l'identificazione di tutti coloro che in queste ore si stanno spostando da Nord a Sud in treno e soprattutto in automobile, anche attraverso l'utilizzo della polizia stradale e di altre forze dell'ordine presso le stazioni ferroviarie e presso i caselli autostradali. Nelle prossime ore presenterò alla Camera un'interrogazione al presidente del Consiglio affinché venga in Parlamento a spiegare queste assurde e pericolose modalità comunicative che di settimana in settimana stanno gettando sempre più il Paese nel caos», conclude Occhiuto.

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