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24 Aprile 2020 - 13:28
Lo afferma il presidente del Consiglio Superiore di Sanità
Il capitolo scuola rimarrà quasi certamente escluso dalla fase 2 e gli studenti non potranno tornare tra i banchi prima di settembre.
Nelle misure di allentamento dovrebbe essere però prevista la possibilità per i bambini di stare all’aria aperta con alcune prescrizioni da rispettare.
E’ questo l’orientamento del comitato tecnico-scientifico che ha consegnato le sue indicazioni per la fase 2 al governo. Secondo quanto affermato dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro dello stesso comitato, Franco Locatelli, nel corso del punto stampa nella sede della Protezione civile.
«La scelta di raccomandare di mantenere l’interruzione delle lezioni di didattica frontale è stata esattamente dettata dal fatto che, nei modelli sviluppati, una riapertura delle scuole in concomitanza con il ripristino delle attività produttive, avrebbe comportato certamente l’andare oltre dell’indice di contagiosità al valore soglia di 1.
Ecco perché ci siamo sentiti di dare questa indicazione onde poi lasciare la scelta a chi ne ha compito istituzionale, quindi il governo».
Sarà probabilmente concesso ai bambini di tornare a frequentare i parchi ma possiamo escludere che si possano trovare soluzioni alternative alla scuola come i campi estivi.
«L’estate la pensiamo come un momento di recupero delle attività ludico sportivo dei bambini – ha detto ancora Locatelli – va benissimo, però scordiamoci i campi estivi e gli oratori. Questo deve essere chiarissimo».
«Come si fa a garantire il distanziamento dei bambini nel campo estivo?» ha aggiunto. «L’accesso ai parchi – ha spiegato Locatelli – è una cosa più che considerabile, beninteso che deve essere un accesso contingentato per evitare che si creino le aggregazioni».
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