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28 Aprile 2020 - 20:14
L'intervento del vice ministro della Salute
Pier Paolo Sileri, vice ministro della Salute, intervenendo a Sky Tg24 ha spiegato il suo punto di vista sulla Fase 2 in programma dal prossimo 4 maggio.
«Ci sono stati difetti importanti in alcune aree nei mesi scorsi – spiega Sileri – per quanto riguarda l’assistenza territoriale e sicuramente va potenziata».
«Non si può riprogrammare un’apertura – rivela il vice ministro della Salute – senza avere la certezza di servizi territoriali, medici di medicina generali, medici di sanità pubblica e utilizzo dei tamponi».
«Stiamo cercando – continua Sileri – di colmare tutte le lacune. Se tutto il sistema non è pronto, meglio rinviare di qualche giorno l’apertura».
«A mio avviso non vanno chiuse le terapie intensive, almeno fino a quando non avremo superato il rischio della seconda ondata. Un sistema ospedalocentrico non ha favorito la presenza dei medici di base sul territorio e quindi l’individuazione dei casi».
«Nella Fase 2 – conclude Sileri – saranno i medici di base che potranno fare i tamponi. Necessario che il territorio risponda in maniera adeguata, ma vanno dati gli strumenti per farlo».
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