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Coronavirus, le compagnie aeree: nessun rimborso ai viaggiatori. Solo "buoni" per chi vuole partire

Coronavirus, le compagnie aeree: nessun rimborso ai viaggiatori. Solo "buoni" per chi vuole partire

Lo spiega la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova

BRUXELLES. La Commissione Europea potrebbe proporre modifiche legislative che rendano i voucher "più attraenti", anche se resteranno "volontari", di quanto non siano ora rispetto al rimborso del prezzo del biglietto aereo, per venire incontro alle esigenze delle compagnie che, colpite dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 e dalle numerosissime richieste di rimborso arrivate dai viaggiatori per i voli annullati, già pagati, rischiano il fallimento.

Lo ha spiegato la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova, in videoconferenza stampa a Bruxelles. Diversi Stati membri hanno proposto leggi che annullano il diritto dei passeggeri, previsto dal diritto Ue, di vedersi rimborsato il prezzo del biglietto del volo annullato, in alternativa alla possibilità di usufruire di un voucher per voli futuri.

Le proposte legislative mirano a costringere il passeggero a usufruire dei voucher: non poche compagnie aeree già oggi pongono diversi ostacoli al rimborso del prezzo pagato, rinviando l'esborso e in alcuni casi non offrendo l'opzione al cliente sui loro siti.

«Le azioni per rendere i voucher più attraenti per i viaggiatori - ha detto Jourova - possono aiutare ad alleggerire la pressione sugli operatori, assicurando nel contempo il pieno rispetto dei diritti dei consumatori». 

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