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08 Maggio 2020 - 19:43
«La quantità di stupefacente è al momento ridotta sul mercato» e questo è il motivo per cui i gruppi camorristici ritengono oggi «più facile e redditizio occuparsi di altre merci» come mascherine e disinfettanti. È una delle valutazioni contenute nel report dell'Organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazioni nell'economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso che contiene anche i mutamenti di scenario legati all'emergenza Covid-19.
«La speculazione consentita oggi su alcuni prodotti sanitari, dalle mascherine ai disinfettanti, consente infatti margini di profitto non molto diversi da quelli degli stupefacenti soprattutto se si considera che questi sono abbinati a un rischio giudiziario tendente allo zero», rileva l'Osservatorio sottolineando che il perdurare di questa situazione «potrebbe portare a modificazioni strutturali nel mercato degli stupefacenti». Se da un lato le componenti più sofisticate della criminalità organizzata «potranno rivolgersi verso mercati di nuovi prodotti» dall'altro «gli stupefacenti immessi sul mercato a prezzi bassissimi avranno l’effetto di dilatare la platea sia dei consumatori che quella dei trafficanti».
TURISMO E RISTORAZIONE. Le «difficoltà economiche del settore turismo e ristorazione» rappresentano «i momenti maggiormente privilegiati per reinvestire danaro» e «la preoccupazione maggiore è il ricorso al credito parallelo e quindi la possibilità di entrare nella disponibilità delle attività economiche senza figurare» è una delle valutazioni contenute nel report. Inoltre di fronte a «un gran numero di imprese sofferenti, si assisterà altresì alla polverizzazione dell’investimento mafioso, condizione che renderà più complessa l’indagine stessa», si legge nel report.
PMI. Ancora, «nella successiva fase di ripresa economica» le mafie «saranno prevalentemente orientate ad assumere il controllo delle piccole e medie imprese in difficoltà economica».
"WELFARE MAFIOSO". «In linea generale, si può affermare che nell’attuale fase emergenziale le organizzazioni criminali tendano a consolidare la sfera di influenza e di controllo mafioso nei settori economici che non hanno interrotto la propria attività (a titolo esemplificativo filiera agroalimentare, approvvigionamento dispositivi medici e di protezione individuale, servizi cimiteriali). Inoltre, tenderanno a rafforzare il welfare mafioso per ampliare la base di consenso sociale» si legge nel report.
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