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11 Maggio 2020 - 19:25
«Sto bene, rispettate questo momento». Sono queste le parole raccolte dalle telecamere e dai giornalisti che attendevano, fuori dall'abitazione milanese, Silvia Romano appena arrivata in via Casoretto. Diverse le persone che hanno accolto la giovane con un caloroso applauso. “Bentornata a casa Silvia", è uno dei cartelli vicino alla porta di ingresso del suo condominio. Diverse le scritte e i cartelli vicino al parco Trotter, il quartiere multietnico dove la giovane è cresciuta.
Silvia ha ringraziato con lo stesso sorriso che ha mostrato anche a Ciampino, le persone che hanno aspettato il suo arrivo sfidando il tempo incerto di Milano. Con indosso la stessa lunga tunica islamica che ha attirato più di una critica e lo zaino nero in spalla, è scesa dall'auto e - protetta dalla polizia - ha percorso pochi passi prima che il portone del condominio di casa si chiudesse alle sue spalle, lasciando fuori i tanti giornalisti. Ad accompagnarla un lungo applauso delle tante persone in strada, ma anche dalle finestre di un quartiere che non l'ha mai dimenticata. Dopo 535 giorni di prigionia, Silvia è a casa e ha chiesto con poche parole ai cronisti rispetto per il momento che sta vivendo la sua famiglia.
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