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19 Maggio 2020 - 16:48
«A queste condizioni è difficile ripartire: Il turismo è in ginocchio e lo Stato non tutela una Categoria così importante per l'Economia italiana, dimenticando che questo settore, genera piu del 14% del PIL nazionale. Interviene così, in una nota, Federica Amato,
Amministratore Unico di Atelier Vacanze – e Tour Operator. «Il decreto Rilancio Italia, non ha soddisfatto assolutamente la categoria e il comparto turistico. Ricordiamo che oltre alle agenzie di viaggi e i tour Operator, appartengono al turismo, una fetta importante di
lavoratori invisibili, come animatori, ristoratori, camerieri, autisti, assistenti bagnanti, chef, giardinieri, personale alberghiero e tante altre categorie, profondamente colpite dalla crisi economica causata dal Covid 19. Oggi le manovre delle Istituzioni hanno diminuito la
positività degli imprenditori che, fino alla fine, hanno cercato di credere nella riapertura della stagione turistica 2020. Ad oggi mancano le linee guida e le disposizioni governative sulle aperture di villagistica, aeroporti , crociere e destinazioni turistiche in Italia e nel
Mondo. Gli gli aiuti annunciati dal Governo appaino insoddisfacenti. Se il ‘Bonus Vacanze’, proposto dal governo, sarà sotto forma di credito d’imposta, per noi in quanto azienda del settore turistico, significherà un ennesima assunsione di rischio imprenditoraile , ovvero assumerci l'onere economico di anticipare somme di danaro che soltanto in sede di dichiarazione fiscale al termine dell’anno ci verranno detratte . Il problema principale per la nostra realtà è che dobbiamo essere messi in condizione di poter generare cash flow per poi avere dei rimborsi. Per quanto concerne la cassa integrazione dei mesi precedenti, per molti dipendenti della filiera ancora non è stata erogata e la proroga del nuovo decreto legge, non consente alle imprese di poterne usufruire. Considerando, soprattutto che i mesi di giugno , luglio e agosto sono fondamenatali nel nostro settore, infatti il flusso economico generato in questi mesi, il più delle volte, nelle piccole realta di settore, può garantire un sostenatamento annuale. Il Turismo merita un vero Ministero, che sia dotato di portafoglio e interamente dedicato al settore e non più condiviso con altri, che sia la cultura o l’agricoltura. Qui occorre un’ iniezione di liquidità immediata, ribadisce Federica Amato, servono risorse a fondo perduto, anche per le aziende con fatturati come quello dell suo Tour Operator, ovvero superiori a 5 milioni di Euro perche se cosi’ non fosse, lo stato italiano , salvaguarderebbe soltanto le piccole realtà , mandando invece sull’ astrico il restante 99% dei tour operator Italiani. Il solo aiuto alle agenzie di viaggi
per il mese di Aprile non rappresenta un sostegno adeguato alle reali necessità delle imprese che fatturaranno circa il 70% in meno nel 2020. Ad oggi e a queste condizioni, molte aziende turistiche non riapriranno o dimezzeranno il personale. Il nostro settore, molte volte sottovalutato, è un attività non solo di grande valore di impatto economico, ma anche serbatoio di occupazione, e purtroppo non possiamo soltanto contare sulla forza del nostro lavoro e dalla volontà delle gente di voler tornare a viaggiare, ma abbiamo bisogno di un sostegno concreto , soprattutto per ridare vita e forma ai sogni degli Italiani.
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