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31 Marzo 2016 - 13:43
Li ammazzava provocando una rapida emorragia
LIVORNO. Omicidio volontario continuato nei confronti di 13 pazienti ricoverati nell'ospedale di Piombino. È con questa accusa che i carabinieri del Nas di Livorno, con i militari del Comando Provinciale, hanno arrestato un’infermiera professionale nell'ambito dell'operazione denominata 'Killer in corsia'.
La donna è ritenuta responsabile del reato di omicidio volontario continuato, avvenuto negli anni 2014 e 2015, nei confronti di 13 persone - in gravi condizioni, ma non in fin di vita - tutte ricoverate, a vario titolo e per diverse patologie, presso l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino.
Iniezioni letali, non per fini terapeutici, di un farmaco anticoagulante, l'Eparina, hanno determinato, soprattutto in alcuni casi, una rapida, diffusa ed irreversibile emorragia con conseguente morte dei pazienti all'ospedale di Piombino. La presenza del farmaco è stata riscontrata negli esami emato-chimici effettuati sui pazienti nel corso monitoraggio clinico, che hanno evidenziato una concentrazione, in alcuni casi, anche 10 volte superiore rispetto a quelle compatibili con le consentite dosi terapeutiche.
I pazienti deceduti, uomini e donne di età compresa fra i 61 e gli 88 anni, in molti casi avevano patologie per le quali la somministrazione dell'Eparina non rientrava nelle possibili terapie. I tredici decessi, dodici dovuti a scoagulazione del sangue e uno ad arresto cardiaco ma ugualmente riconducibile alla somministrazione di un altro farmaco, hanno alterato il totale nelle statistiche della struttura sanitaria della provincia livornese.
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