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16 Luglio 2020 - 10:18
ROMA. "Le intercettazioni registrate tra Palamara e gli onorevoli Ferri e Lotti nella serata dell’8 maggio all’hotel Champagne non possono essere considerate causali perché Ferri era da mesi nel perimetro delle indagini che avevano ad oggetto anche gli accordi tra Unicost e Magistratura Indipendente per la nomina del Procuratore di Roma". Lo affermano gli avvocati Roberto Rampioni, Mariano e Benedetto Buratti, difensori dell'ex presidente dell'Anm Luca Palamara.
"Questo imponeva di richiedere una preventiva autorizzazione della Camera dei Deputati - sottolineano i legali- unico organo allo stato istituzionalmente preposto a decidere come previsto dall’articolo 68 della Costituzione".
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