Tutte le novità
18 Aprile 2016 - 14:53
L'affluenza ai seggi è stata del 31,18 per cento
L'affluenza alle urne per il referendum sulle trivellazioni si ferma al 31,18%, sotto anche quelle che erano le attese degli stessi sondaggisti, senza quindi che si sia raggiunto il quorum necessario per la validità della consultazione. Il risultato definitivo reso noto dal ministero dell'Interno considera il dato nazionale, 32,15%, insieme a quello estero, 19,73%. Prevalgono i sì con complessivi 13.334.764 voti (85,84%), mentre i no si fermano 2.198.805 voti (14,16%). Le schede bianche sono state 104.420 (0,66%); le schede nulle 168.136 (1,06%); quelle contestate e non assegnate 663.
Il dato politico vede la decisa contrapposizione fra il premier Matteo Renzi e il governatore della Puglia Michele Emiliano, una delle Regioni promotrici del referendum. Commentando subito dopo la chiusura dei seggi l'esito del voto, Renzi ha sottolineato come i numeri rappresentano un "risultato netto, chiaro, superiore alle aspettative. L'Italia ha parlato, questo referendum e' stato respinto. Gli sconfitti ci sono, i loro nomi sono quelli di alcuni consiglieri regionali e presidenti di Regione che hanno voluto cavalcare un referendum per esigenze personali e politiche". Il riferimento, neanche troppo velato, e' al presidente della Regione Puglia (dove ha votato il 41,65% degli aventi diritto con il successo del sì con 1.290.778 voti), che si e' schierato in prima linea contro le indicazioni dell'esecutivo e del partito sull'astensione.
"E' stato un successo. Avevo detto - ha spiegato Emiliano - che sarebbe stato un successo avere 10 milioni di voti. Siamo andati ben oltre. Ora il governo dovra' tenerne conto. Da parte del presidente del Consiglio c'è stata mancanza di rispetto verso le Regioni". Per Renzi "Il governo non si annovera nella categoria dei vincitori, ma crede che i vincitori siano quelle 11 mila persone che avrebbero rischiato il posto di lavoro". Inoltre "è ipocrita difendere il mare solo da qualche piattaforma quando alcune regioni si sono disinteressate dei depuratori o dei collettori che portano ai depuratori. Ho scelto di non votare perchè questo era lo strumento più semplice previsto dalla Costituzione per non mettere in crisi un comparto. Ho molto sofferto per la scelta di non andare a votare" anche se "si trattava di una opzione permessa dalla Costituzione".
Emiliano torna oggi sulla questione e, dalle pagone del Corriere della Sera, spiega: "Il governo aveva tentato un'operazione segreta: inserire nello Sblocca Italia norme che avviavano la trivellazione nelle 12 miglia. Quando abbiamo provato a discutere, il governo non ci ha ricevuto. E solo di fronte al referendum si e' dovuto fermare, bloccando le nuove trivellazioni entro le 12 miglia". A Repubblica, invece, il governatore dice che è stata "una grande vittoria politica che ha dimostrato come, col sabotaggio sistematico della comunicazione di governo, con l'opposizione strenua dei poteri forti di questo Paese e non solo, a cominciare dai petrolieri, con le correnti o pseudo tali del partito di maggioranza che non hanno fatto altro che remarci contro, ebbene contro tutto questo, 12 milioni di italiani sono andati alle urne infischiandosene di chi ha fatto di tutto per indurli a rimanere a casa. Questa e' politica, e' la ribellione della gente dinanzi al sopruso di chi dice che io posso fare tutto quello che voglio del tuo mare, della tua terra, della tua vita. Cosi' non va. Spero che Matteo Renzi li abbia sentiti".
Tornando ai numeri, da sottolineare come solo in Basilicata si sia ragiunto il quorum con il 50,16% e il 96,4% dei voti a favore del sì contro il 3,6% per il no. Il miglior dato per il sì è stato ottenuto in Lombardia (dove hanno votato il 30,46% degli aventi diritto) con un totale di 1.785.734 voti, mentre il fronte del no ha ottenuto 457.600 voti anche questo il migliore a livello nazionale.
(ITALPRESS).
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo