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04 Settembre 2020 - 19:42
Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità
"Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati" in Italia per la quinta settimana consecutiva, con un'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (17-30 agosto) di 23,68 per 100mila abitanti, in aumento dal periodo 6-19 luglio e simile ai livelli osservati all'inizio di maggio". E' quanto si legge nel monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute sull'epidemia di Covid-19 in Italia, relativo al periodo 24-30 agosto."La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)", si legge nel report in cui si insiste sulla necessità di rispettare in modo rigoroso le regole anti-contagio. "In particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonoma (17,6% nella settimana corrente)".
L'ETA' MEDIA - Aumenta, anche se di poco, l'età media dei nuovi casi di Covid-19 in Italia. Secondo i dati del monitoraggio sul periodo 24-30 agosto, l'età mediana dei casi diagnosticati è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa, quando era di 29 anni. Il report ricorda infatti come la circolazione di Sars-CoV-2 avvenga oggi "con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità". Il monitoraggio conferma inoltre "il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) osservato nelle settimane precedenti".
I FOCOLAI - Nella settimana di monitoraggio dal 24 al -30 agosto sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi di cui 649 nuovi, entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1.374 focolai attivi di cui 490 nuovi). "Questo comporta - si legge nel report - un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus".
RT NAZIONALE - "L'indice di trasmissione nazionale Rt, calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto, è pari a 1,18 (95% intervallo di confidenza 0,86-1,43). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese". "Bisogna tuttavia interpretare con cautela l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia - si ribadisce nel report - Infatti l'Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l'Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza".
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