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16 Marzo 2015 - 17:07
In Rai scalò tutti i gradini della scala gerarchica
ROMA. Giornalista brillante e politico, è morto l'età di 88 anni Gustavo Selva, uno dei volti più noti dei Tg Rai fino a quando non decise di darsi, per l'appunto, alla politica. Si candidò prima nelle file della Democrazia Cristiana, poi in An e nel Polo delle libertà. Nato a Imola il 10 agosto del 1926, Selva iniziò la carriera giornalistica come cronista per poi diventare inviato speciale e capo della redazione triveneta del quotidiano bolognese L'Avvenire d'Italia dal 1946 al 1956. Quindi fu giornalista parlamentare per tutte le testate cattoliche del Paese. Nel 1960 entrò in Rai, azienda in cui salì tutti i gradini della scala gerarchica: corrispondente a Bruxelles, Vienna e Bonn; caporedattore del Telegiornale (all'epoca unico), e conduttore del Tg delle 13.30; poi, dal 1975 al 1981 fu direttore del giornale radio Radio2; dal 1981 presidente di "RAI Corporation" a New York. Infine, dal 1983 al 1984 fu direttore del Gazzettino. Ha collaborsto anche con il ROMA.
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