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13 Settembre 2020 - 10:09
FOGGIA. I carabinieri della compagnia di Cerignola, con il supporto del Nucleo Investigativo di Foggia, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia e delle unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Bari-Modugno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti di Cerignola, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di spaccio di sostanza stupefacente, in particolare di cocaina. Si tratta dei due fratelli Roberto ed Alessio Pinnelli, rispettivamente di 28 e 25 anni, e del 25enne Valerio Lionetti, tutti già noti alle forze dell’ordine.
L’indagine, svolta dai militari dell’Arma sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, ha consentito di scoprire e quindi colpire un'articolata e sistematica attività di spaccio di cocaina svolta dai due fratelli con la collaborazione del Lionetti. Nel corso dell’indagine sono state captate oltre quaranta cessioni di cocaina avvenute nel marzo del 2019. Lo spaccio avveniva in luoghi di volta in volta concordati telefonicamente con gli acquirenti. Per la consegna delle dosi, che potevano essere indicate come “piccole”, “medie” o “grandi” oppure con il termine “la quindici”, “la venti”, “la trenta”, “la quaranta”, a seconda del quantitativo e del prezzo, gli indagati si spostavano a bordo di una Fiat Bravo. Per le dosi cedute il pagamento veniva effettuato perlopiù nell’immediatezza e, a volte, veniva concessa una sorta di rateizzazione. In caso di ritardi nella corresponsione delle somme di denaro da parte degli assuntori insolventi, i solleciti di pagamento potevano sfociare in vere e proprie minacce, anche di morte.
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