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Lupi non si dimette: riferirò in Parlamento

Lupi non si dimette: riferirò in Parlamento

Alfano soccorre il ministro: è una persona perbene

ROMA. «Voglio andare in Parlamento e riferire». Maurizio Lupi non intende dimettersi da ministro delle Infrastrutture dopo il suo coinvolgimento nelle intercettazioni dell'inchiesta sulle Grandi Opere (il ministro non è indagato) della Procura di Firenze. «Lupi è una persona perbene e onesta è questo è il punto di partenza. La magistratura ha ritenuto di non indagarlo e questo è un altro punto. Io penso che non essendoci questione giudiziaria, ma alcuni pongono il problema politico, c'è un luogo in cui dire tutto: il Parlamento. E io sono convinto sia giusto accelerare l'informativa in Parlamento», lo ha difeso Angelino Alfano, a margine delle comunicazioni del governo sul Consiglio Ue in Senato. «Lui è prontissimo a informare il Parlamento, che è il luogo ideale per dare tutti i dettagli che, tra l'altro, Lupi ha già dato - ha aggiunto il leader dell'Ncd -. Noi lo sosteniamo e abbiamo piena fiducia in lui». Alfano ha anche sottolineato che «Lupi non ha pensato all'ipotesi dimissioni. Noi - ha ribadito - riteniamo corretto non perdere tempo sull'informativa in Parlamento». A ritenere necessario un intervento in Parlamento, per chiarire i fatti, anche oggi il Pd, con le parole del vicesegretario Lorenzo Guerini: «Sicuramente il Parlamento è interessato a capire. E' giusto che il ministro Lupi spieghi la situazione che si è venuta a determinare. Vedremo, vedremo nelle prossime ore'».

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