Tutte le novità
16 Ottobre 2020 - 15:41
E' arrivato il momento di "prendere decisioni importanti e urgenti: alcune regioni sono ai limiti della sostenibilità. Occorre potenziare lo smartworking, da attuare sempre ove possibile, e tenere aperte le scuole, chiudendo le attività non essenziali come palestre e circoli". Lo afferma all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica di Roma, dopo l'impennata di positivi registrata in Italia. Secondo l'esperto "la strada e chiara", dopo il coprifuoco annunciato in Francia e le numerose regioni italiane in sofferenza: "Penso a Lombardia, Campania, ma anche Lazio, Puglia, Piemonte".
"Dove gli indici di contagio sono nettamente superiori a 1 occorre intervenire", altrimenti c'è il rischio che la situazione sfugga di mano, ribadisce Ricciardi. E se il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato la chiusura delle scuole fino al 30 ottobre, "questa è una decisione scientificamente non motivata - precisa l'esperto - Vanno chiuse, piuttosto, le attività non essenziali". Per interrompere la corsa del virus. Quanto al 'nodo' dei trasporti pubblici locali, "c'è un forte ritardo: non è stato fatto nulla. Se non è possibile intensificare le corse, vanno scaglionati gli ingressi a scuola".
Mentre i casi di Covid-19 aumentano in modo esponenziale, "è bene ricordare che la mascherina va portata sempre. A mio modo di pensare anche a scuola e anche in classe", sottolinea Ricciardi, precisando che si tratta di "un mio parere personale" e ribadendo che "le scuole devono restare aperte".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo