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11 Novembre 2020 - 18:01
Saranno prodotte in Germania e Belgio le dosi del vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BionTech per l'Europa. Lo fanno sapere in una nota congiunta le due aziende, che hanno raggiunto un accordo con la Commissione Europea per fornire 200 milioni di dosi del loro candidato vaccino sperimentale Bnt162b2 per gli Stati dell'Unione europea, con un'opzione per la Commissione europea richiedere ulteriori 100 milioni di dosi. "Le consegne dovrebbero iniziare entro la fine del 2020", in base al successo clinico della sperimentazione e all'autorizzazione normativa, fanno sapere le due aziende. Le dosi per l'Europa saranno prodotte nei siti di produzione tedeschi di BionTech, così come in quelli belgi di PFIZER. "Dall'inizio della pandemia, la priorità di PFIZER è stata quella di sviluppare un vaccino sicuro ed efficace, e contemporaneamente di aumentare la nostra produzione per fornire le dosi prima della fine dell'anno. Questo è un obiettivo ambizioso ma fondamentale per fermare la pandemia globale ", ha affermato Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer "L'accordo di fornitura finalizzato oggi con la Commissione europea rappresenta il più grande ordine iniziale di dosi di vaccino per Pfizer e BionTech fino ad oggi". "In quanto azienda fondata nel cuore dell'Europa, non vediamo l'ora di rifornire milioni di persone" con il nostro vaccino, una volta approvato, ha detto Ugur Sahin, Ceo e co-fondatore di BionTech. "Il nostro obiettivo è sviluppare un vaccino sicuro ed efficace per contribuire a porre fine a questa pandemia. Solo attraverso sforzi congiunti saremo in grado di farlo", ha concluso. Pfizer e BionTech prevedono di produrre a livello globale fino a 50 milioni di dosi di vaccino nel 2020 e fino a 1,3 miliardi di dosi nel 2021. E la produzione è già iniziata.
Intanto, dal Governo fanno sapere che Domenico Arcuri sarà responsabile del piano di distribuzione dei vaccini anti Covid. La decisione è stata presa in una riunione questa mattina, si riferisce, con il premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute, Roberto Speranza.
E col Natale sempre più vicino aumentano timori e dubbi su eventuali chiusure. «Il Natale che verrà sarà un Natale in cui sicuramente potremo fare molto meno di quello che abbiamo fatto il Natale scorso», quindi «un po' sottotono» e «questo è evidente. Ma direi che, se riuscissimo ad avere una stabilizzazione della curva epidemica, potremo tutti considerarci in area gialla o arancione: una giusta via di mezzo che consenta delle attività, ovviamente con le protezioni che abbiamo imparato a utilizzare». Le prossime festività in era Covid-19 se le immagina così il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri che alla domanda di là dei familiari conviventi, sarà possibile ospitare a casa altre persone, Sileri risponde «secondo me sì. Non numerose ovviamente nei limiti del minimo possibile e sempre con protezione. Ma questo poi si vedrà, ora è presto per dirlo».
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