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29 Novembre 2020 - 19:50
Ancora non è chiaro come sia realmente morto Diego Armando Maradona. Nonostante l'autopsia abbia confermato il decesso per cause naturali, si sta indagando sui ritardi dei soccorsi. Arriva dall'Argentina la notizia che il giudice di San Isidro ha ordinato di perquisire la casa di Leopoldo Luque, il medico personale del Pibe de Oro, che ha operato di persona il Diez di un ematoma subdurale alla clinica Olivos il 3 novembre scorso. Luque era sul posto, nella casa di Tigre dove Maradona stava svolgendo la convalescenza, ed è stato accusato nell'ambito di un'indagine per "omicidio colposo". La decisione dei giudici, sembra, dopo aver ascoltato le figlie dell'ex campione Dalma, Gianinna e Jana.
Immediata la replica del medico in una conferenza stampa improvvisata: «Sono assolutamente sicuro di aver fatto tutto il meglio che potevo per Diego. Ora sono a disposizione della giustizia. So quello che ho fatto con Diego e come l'ho fatto. Posso dimostrare tutto. Tutto quello che ho fatto per Diego - aggiunge il medico personale di Maradona - è stato più del dovuto, non meno. Ogni volta ci riunivamo per capire cosa fosse meglio per Maradona, e non potevamo andare contro la sua volontà, perche' senza di lui niente poteva essere fatto. Allora perché adesso non indagano su chi era Diego? Era un paziente difficile, a volte mi cacciava di casa, poi mi telefonava chiedendomi di tornare. Io sentivo la responsabilita' di volergli bene, di occuparmi di lui e di rendere migliore la sua vita. Non ci sono errori medici. Maradona ha avuto un attacco cardiaco, e purtroppo è la cosa più comune del mondo morire così, voglio dire che può succedere», ha concluso.
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