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06 Settembre 2016 - 15:53
Il sindaco di Parma sospeso dal movimento: fanno il bello e il cattivo tempo
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dal M5S e da mesi ormai in attesa di verdetto, chiede le dimissioni "in blocco" del direttorio grillino, dopo la nuova tegola caduta sul Movimento con le vicende del Campidoglio.
"Nei due anni in cui il Direttorio gestisce il Movimento 5 Stelle - dice Pizzarotti all'Adnkronos - sono stati scaricati due sindaci, il sindaco di Gela e di Quarto, un terzo è stato sospeso oltre cento giorni fa senza che esistesse una regola per farlo, e ora vi è il caos a Roma, con un rimpallo di accuse tra chi dice di aver avvisato il Direttorio e chi invece sostiene di non sapere nulla dell’indagine in corso nei confronti dell’assessore Muraro. Tutto questo è stato causato da una grave mancanza di regole chiare a tutti".
"Da due anni - rivendica il sindaco ducale - chiedo una maggiore organizzazione e regole certe, condivise da tutti gli eletti portavoce attraverso un incontro pubblico, un meetup nazionale, come deve essere nello spirito di partecipazione del Movimento. Invece si legge sempre più spesso di incontri a porte chiuse e decisioni prese dall’alto. Ho sempre sostenuto che le correnti interne, che esistono anche nel Movimento, o vengono palesate oppure si rischia di rimanerne schiacciati. Alla luce di tutto questo, il Direttorio dovrebbe oggi rassegnare in blocco le proprie dimissioni per non aver saputo gestire il Movimento, e si dovrebbe finalmente tornare a parlare di partecipazione e di condivisione degli indirizzi politici. L’Italia non si governa con due clic in rete e con decisioni calate dall’alto e a porte chiuse. Serve incontrarsi, parlarsi, organizzarsi, anche litigare e discutere. Ma serve farlo a livello nazionale e con la partecipazione di tutti".
RIUNIONE M5S ALLA CAMERA, SI CERCA VIA D'USCITA - E' in corso una riunione, negli uffici comunicazione M5S della Camera, in seguito al terremoto che ha investito il Movimento dopo che l'assessore all'Ambiente in Campidoglio, Paola Muraro, ieri in commissione Ecomafie ha ammesso di essere indagata, e il sindaco Virginia Raggi, seduta al suo fianco, ha rivelato di averlo saputo fin da luglio. Negli uffici di Montecitorio sono riuniti alcuni membri del direttorio 5 Stelle e del minidirettorio. Si cerca la via d'uscita, dopo che la sindaca ha fatto sapere di aver informato alcuni componenti del minidirettorio, e il direttorio che nelle stesse ore assicurava di non essere a conoscenza dell'indagine.
La tensione si taglia col coltello, perché il minidirettorio, in particolare la senatrice Paola Taverna, è sul piede di guerra. Sembra infatti, come anticipato ieri dall'Adnkronos, che ci sia una mail che inchioderebbe il direttorio alle sue responsabilità. In particolare, dal minidirettorio è trapelata la notizia che una mail era stata spedita, indirizzata al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio per informarlo della vicenda giudiziaria. E' in corso dunque un chiarimento, in cui si cerca una strategia per uscire dal guado, mentre la base è letteralmente in rivolta.
BASE IN RIVOLTA - "Senza Casaleggio e con Grillo che si è fatto da parte, in neanche cinque mesi son riusciti a mandare a puttane il movimento. Complimenti". E' solo uno tra i tanti messaggi che stanno fioccando in queste ore sul blog di Beppe Grillo. C'è chi chiede a Grillo di intervenire a gamba tesa: "Dove sei Beppe? Togli il giocattolo dalle mani di questi bimbi prima che sia troppo tardi".
L'amarezza tra gli attivisti è tantissima. "Trasparenza, legalità, democrazia diretta, coinvolgimento della rete, nulla di tutto ciò è stato fatto in questa imbarazzante vicenda romana - scrive tra gli altri Fabrizio D. da Roma - che ci fa quasi rimpiangere Marino con le sue cene a sbafo!! Stiamo dando un ignobile esempio di malapolitica e di manifesta incapacità, tra dimissioni, indagati, bugie e menzogne, raccomandazioni degne della peggior politica che nulla hanno a che vedere con lo spirito e le linee guida del Movimento!".
Per altri attivisti è "urgente e non più procrastinabile l'intervento di Beppe Grillo e di Davide Casaleggio per ripristinare la trasparenza, la democrazia violata e la legalità all'interno del Movimento prima che sia troppo tardi! Altro che Gigino Di Maio presidente del Consiglio!". C'è chi promette di "non votare mai più M5S, la più grande delusione della mia vita".
Mentre, tra un commento e l'altro, qualcuno grida al complotto e prende le difese della sindaca: "Roma sarà la nostra Stalingrado, resistere, resistere, resistere!".
RAGGI VEDE ASSESSORI E CONSIGLIERI - Intanto quella di oggi è una giornata di riunioni in Campidoglio. All'indomani dell'audizione in commissione Ecomafie, la sindaca Raggi incontrerà, in due riunioni separate, assessori e consiglieri M5S.
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