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21 Settembre 2016 - 15:26
Il giovane morì dissanguato a causa delle ferite
ROMA. Almeno 100 tra colpi di martello e coltellate: così fu ucciso nel marzo scorso Luca Varani. Per il delitto sono indagati Manuel Foffo e Marco Prato. L'omicidio avvenne in un appartamento in via Igino Raimondi al Collatino. I dati emergono dal lavoro fatto dal perito nominato dal gip che ha consegnato alla procura di Roma quanto emerso a conclusione delle indagini tecniche. Varani morì, secondo le conclusioni, dissanguato a causa delle ferite. I colpi furono sferrati al capo e alla bocca con il solo obiettivo di provocare nella vittima dolore.
Tracce biologiche sia di Marco Prato sia di Manuel Foffo sono state trovate sui coltelli e sul martello usati per torturare e uccidere Varani. E' quanto emerso nel corso dell'attività di indagine tecnica fatta dal perito nominato dal gip e consegnata alla procura di Roma.
Le torture sarebbero durate tra mezz'ora e due ore. Stordito con droga e alcol,Varani fu colpito a colpi di coltello alla gola ma non ci fu la rescissione della vena giugulare o delle corde vocali. Si giunge così alla conclusione che morì per dissanguamento.
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