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21 Febbraio 2021 - 17:57
NAPOLI. La vita di Raffaele Cutolo è stata piena di misteri e anche la sua morte, in ogni caso avvenuta per cause naturali, non fa eccezione. Per la procura di Parma va accertato se ci siano state colpe mediche o responsabilità nel decesso del boss vesuviano che fondò la Nuova camorra organizzata. Perciò ieri si è svolta l’autopsia mentre oggi in forma strettamente privata ci saranno i funerali nel cimitero di Ottaviano. Nel frattempo inquirenti e investigatori starebbero cercando eventuali memorie o biglietti lasciati dal 79enne “professore di Ottaviano”. Sapeva infatti di non essere in buone condizioni e potrebbe aver deciso di scrivere a proposito dei misteri d’Italia di cui era a conoscenza: la liberazione dell’assessore regionale Ciro Cirillo e il sequestro di Aldo Moro.
L’AUTOPSIA IERI MATTINA A PARMA. L’autopsia si è svolta ieri mattina a Parma, ma la famiglia non ha nominato un proprio perito. L’esame è stato disposto per accertare se vi siano state colpe mediche, carenze nell'assistenza sanitaria ed eventuali responsabilità nella morte di Raffaele Cutolo. Sono i quesiti posti dal sostituto procuratore di Parma, Ignazio Vallario, al medico legale. Il capo della Nco è morto mercoledì scorso per choc settico in seguito a una polmonite bilaterale. L’esito si conoscerà tra 90 giorni, termine richiesto dal consulente della procura per eseguire anche gli esami istologici e tossicologici. La salma di Cutolo è rimasta fino al pomeriggio nell'obitorio dell'ospedale Maggiore di Parma, poi il magistrato ha autorizzato il trasferimento a Ottaviano. L'arrivo nel comune vesuviano è avvenuto in tarda serata e “Don Raffaè” è stato lasciato nella sala mortuaria del cimitero, dove questa mattina molto presto è prevista una cerimonia riservata solo a pochi familiari autorizzati, come ha disposto dal questore di Napoli Alessandro Giuliano.
I FUNERALI A OTTAVIANO. Il feretro partito da Parma, con al seguito soltanto la moglie Immacolata Iacone e la figlia Denyse, è giunto in tarda serata nel paese d’origine del “professore”. Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, ha firmato un' ordinanza di chiusura al traffico, dalla mezzanotte, di via Vecchia Sarno, la strada che conduce al cimitero, presidiata dalla Polizia. A benedire la salma del fondatore della NCO sarà il parroco della chiesa di San Michele, don Michele Napolitano, che da una decina d' anni compie il suo ministero ad Ottaviano e non ha conosciuto il boss. Il rito sarà celebrato nel cimitero di Ottaviano alla sola presenza di familiari stretti e parenti e comunque di non oltre venti persone. Tra queste sicuramente la sorella Rosetta e il fratello Pasquale. Prima che cominciasse l'autopsia disposta dal pm di Parma, è stato consentito alla moglie dell'ex capo della Nco, Immacolata Iacone, e alla figlia tredicenne Denyse, di rendere l'estremo saluto alla salma. A Ottaviano il questore partenopeo Alessandro Giuliano aveva previsto e ha fatto attuare un ingente schieramento di forze dell'ordine insieme alla chiusura di alcune strade in prossimità del cimitero del centro vesuviano. Con il doppio obiettivo di evitare problemi di ordine pubblico e assembramenti. Non solo. Si vuole evitare che si renda omaggio in qualunque modo al boss che rivoluzionò il sistema camorristico e fu protagonista di una guerra di camorra con oltre 800 morti in pochi anni.
I PROCESSI SUBITI E IL RAPPORTO CON I CRONISTI. Nel corso della sua carriera criminale Raffaele Cutolo ha subito un’infinità di processi, incassando 4 ergastoli. Spesso nel corso delle udienze da dietro le sbarre si è fermato a parlare, rispondendo alle domande anche se spesso cripticamente, con i cronisti di giudiziaria e in particolare con Salvatore Maffei, profondo conoscitore della materia e maestro per tanti colleghi più giovani.
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