Tutte le novità
22 Febbraio 2021 - 17:53
«La cosa che più contesto è il comportamento del pm di Parma che rispondendo all'istanza dei familiari di Cutolo, ha vietato loro anche di posare un fiore sulla salma, un'immagine sacra, ogni cosa. Ma gli hanno concesso, come si legge “una brevissima visita alla salma del medesimo, la mattina del sabato, nelle fasi immediatamente preliminari alle operazione di autopsia". Ecco questo contesto, l'accanimento verso una persona anche da morta». Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Gaetano Aufiero, difensore di Raffaele Cutolo.
Sui funerali, «senza volerlo, alla fine a Cutolo gli hanno fatto una cerimonia di Stato - ha aggiunto il legale - Di notte, con tutto quello spiegamento di forze dell'ordine, è stata data una rilevanza che era preferibile non dare. Non contesto la decisione del questore di Napoli di vietare un funerale pubblico, ma vedere 100 persone, tra poliziotti e carabinieri, macchine, strade bloccate e cimitero chiuso, mi è sembrato davvero eccessivo. Si è rischiato di scadere nella farsa».
«Il dottor Pignatone ha ribadito che il 41 bis vada mantenuto per i detenuti di mafia? Difficile non essere d'accordo e contestarlo, non credo nemmeno che altri avvocati siano contrari a questo. Il problema però è che non deve essere portato allo stremo come è stato fatto per Raffaele Cutolo». Così l'avvocato Aufiero commenta le parole dell'ex Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, il quale ha ribadito che il carcere duro per i boss non va cancellato.
«Si è fatto del 41 bis un'applicazione smisurata a volte - spiega il legale - sia per l'applicazione soggettiva, visto che alcune persone raggiunte da questa misura non sono tutte così pericolose, ma soprattuto un eccesso di sottoporre e lasciare in questo regime persone che da anni non rappresentavano più un pericolo. Cutolo è rimasto al 41 bis anche da morto, è stato accompagnato fino alla fossa», ha concluso.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo