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24 Marzo 2015 - 20:56
Il gip: «Brigava occultamente e riservatamente per assegnare appalti»
FIRENZE. Ercole Incalza, l’ex capo struttura di missione del ministero delle Infrastrutture, che era retto dal dimissionario Maurizio Lupi, resta in carcere. Lo ha deciso il gip di Firenze durante l’interrogatorio di garanzia. Incalza era stato arrestato la scorsa settimana nell’indagine sui Grandi Appalti.
Si appredono, intanto, alcuni particolari: due buste nascoste dietro alcuni libri, contenenti denaro contante e un appunto dal quale emergerebbero dei versamenti per Ercole Incalza e Sandro Pacella, sono state trovate durante la perquisizione della “Green Field,” società che veniva utilizzata per far arrivare i soldi delle commesse pubbliche a Incalza. Le buste, scrive il Gip di Firenze, sono state trovate dietro una libreria nell’ufficio di Salvatore Adorisio, socio della Green Field e indagato dalla procura fiorentina, contenenti 2.110 euro in contanti. All’interno di una delle due buste c’era anche un foglio con dei calcoli numerici manoscritti, da cui si evince che la somma di denaro inizialmente ammontava a 53mila euro, da cui sono detratte alcune somme, per un totale di 50.890 euro. «Deve pertanto ritenersi - prosegue il gip - che il denaro contante rinvenuto nella busta sia la residua parte della somma sopra indicata». Inoltre, sempre nell’appunto, «si legge di sottrazioni ripetute per importi analoghi: in particolare due sottrazioni di 13mila euro e due di 9mila». Somme che «sembrano corrispondere ai duplici versamenti reiteratamente fatti in favore di Ercole Incalza (quelli di maggiore entità) e di Sandro Pacella (quelli di minore entità)».
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