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25 Febbraio 2021 - 18:27
Il nuovo dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile che il governo dovrebbe approvare già nel weekend confermerà i divieti già stabiliti con il precedente decreto senza allentare le misure.
Occorre ridurre la circolazione dei contagi e soprattutto delle varianti.
I DIVIETI
No a spostamenti tra regioni
Il primo divieto riguarda l’impossibilità di spostarsi tra regioni fino al 27 marzo, già disposta con un decreto nei giorni scorsi insieme a quello di recarsi da amici e parenti per chi si trova in zona rossa.
Ristoranti
I ristoranti dovrebbero rimanere aperti soltanto per pranzo nelle fasce gialle, anche se le Regioni sperano nella concessione di un’apertura serale. Ma se questa non ci sarà, continueranno a chiudere alle 18 proseguendo con la consegna a domicilio o l’asporto dopo tale orario.
Piscine e palestre
Dovrebbero continuare a rimanere chiuse. E’ in corso una valutazione che riguarda l’autorizzazione esclusivamente per le lezioni individuali, ma logicamente dipenderà dall’andamento del numero dei contagi.
Non c’è ancora una risposta. Il parere del Comitato Tecnico Scientifico dovrebbe arrivare nella giornata di sabato e non si esclude un via libera nelle zone gialle.
Il 27 marzo sarà anche la giornata mondiale del teatro ma restano i rigidi protocolli anti contagio. Franceschini ha proposto una capienza ridotta (un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all’aperto).
Chi vive in fascia gialla o arancione potrà recarsi nelle seconde case anche se si trovano fuori regione. Non si può invece andare in un’abitazione che si trova in zona rossa. Chi si trova in zona rossa non potrà raggiungere la seconda abitazione anche se si trova in zona gialla o arancione.
Quanto alle scuole, il dpcm confermerà la didattica in presenza anche per gli studenti delle superiori tra il 50% e il 75% delle classi in zona gialla o arancione. La DAD continuerà invece per chi vive in zona rossa.
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