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20 Ottobre 2016 - 16:21
Dopo la discesa da brivido era atterrato su Marte ma per capire se è integro è in corso un'analisi dei dati raccolti, una immensa mole di dati che potrebbe richiedere anche settimane per essere studiata a fondo
Si riducono di momento in momento le speranze di poter trovare in buona salute il lander Schiaparelli della missione ExoMars. "C'è una speranza limitata di poter risentire il lander Schiaparelli" ha affermato all'Adnkronos il portavoce dell'Esa, Franco Bonacina, raggiunto telefonicamente in Germania, dove ha preso parte alla conferenza stampa di stamane al centro Esa di Darmstadt. Il lander Schiaparelli si è dunque schiantato su Marte?. "Difficile dire al momento -ha aggiunto Bonacina- che ci sia stato uno 'schianto', gli scienziati della missione stanno studiando una mole enorme di dati e le analisi sono in corso". "La missione ExoMars 2016 - ha chiarito il portavoce dell'Esa- è stata comunque un successo visto che l'orbiter Tgo si sta comportando in maniera nominale".
Proprio stamattina, nel corso di una conferenza stampa via web dal centro Esa di Darmstadt, l'Agenzia Spaziale Europea aveva confermato che il lander Schiaparelli della missione europea ExoMars, dopo la discesa da brivido di ieri, era "atterrato su Marte" ma per capire "se è integro" e in buona salute "è in corso un'analisi dei dati raccolti", una immensa mole di dati che potrebbe richiedere "anche settimane" per essere studiata a fondo. A fare il punto era stato Davide Parker, direttore delle Esplorazioni robotiche dell'Agenzia spaziale europea, nel corso della conferenza stampa dal centro di controllo in Germania, cui hanno preso parte il Dg dell'Esa Jan Woerner, Andrea Accomazzo, capo delle Operazioni Planetarie dell'Esa, e Davide Parker, direttore delle Esplorazioni robotiche dell'Agenzia spaziale europea.
Da quanto è emerso da una prima analisi dei dati, i retrorazzi che avrebbero dovuto frenare la caduta del lander sul suolo marziano "si sono accesi ma maggiori dettagli" sulle modalità e sui tempi "potremo averli nei prossimi giorni" aveva chiarito fin da stamattina Accomazzo. Dopo una notte di prima importante analisi dei dati, gli esperti dell'Esa stanno quindi cercando di tracciare il quadro di dettaglio su quanto accaduto a circa 50 secondi dall'impatto del lander con il suolo marziano. "Schiaparelli è entrato nell’atmosfera marziana, il suo scudo termico ha funzionato bene e ha aperto il paracadute all’altitudine corretta. Poi i dati indicano un comportamento non proprio come ci aspettavamo" aveva riferito Accomazzo nel corso della conferenza stampa in Germania.
"Non sappiamo se la sonda Schiaparelli sia integra" perché "l'analisi dei dati è ancora in corso", ma "dal punto di vista ingegneristico questi dati sono esattamente ciò che volevamo" aveva messo in evidenza Accomazzo. Da quanto emerge da una prima analisi dei dati, i retrorazzi che avrebbero dovuto frenare la caduta del lander sul suolo marziano "si sono accesi ma maggiori dettagli" sulle modalità e sui tempi "potremo averli nei prossimi giorni" aveva detto ancora il capo delle Operazioni Planetarie dell'Esa.
Sebbene l'Agenzia Spaziale Europea abbia confermato che non si avevano a stamattina ancora notizie certe sulla sua sorte ed il suo stato di salute, il lander Schiaparelli "ha comunque funzionato" fornendo agli scienziati, nella sua discesa verso il pianeta rosso, una mole immensa di dati "che vogliamo inserire nel modello marziano per capire la dinamica al momento dell'impatto", come aveva rimarcato Andrea Accomazzo.
"Non possiamo confermare se il black out" con il lander Schiaparelli "si è creato a 50 secondi dall'impatto con il suolo marziano, non possiamo ancora definire nel dettaglio quando si è creato il gap, riteniamo a circa 50 secondi" aveva spiegato Accomazzo. Ma prima del gap, "c'è un pezzo" dell'ingresso nell'atmosfera marziana di Schiaparelli che "ha funzionato", ed "è dal punto del black out che abbiamo discordanze" su quanto atteso, aveva spiegato ancora lo scienziato italiano dell'Esa, sottolineando che ci vorranno giorni, forse settimane per "decodificare tutti i dati raccolti".
Nella sua discesa, è emerso, Schiaparelli ha mandato dati all'orbiter Tgo che li ha trasmessi a Terra. "Vogliamo capire cosa è successo in quei circa 50 secondi calcolandolo con modelli matematici e ricalcolandoli sui modelli marziani" ha detto ancora Accomazzo. Proprio Dan McCoy, project manager della missione ExoMars, poco dopo la conferenza stampa di Darmstadt aveva fatto sapere, con tweet su Esa Operation, che "il team dello strumento Amelia" che si trova a bordo del lander Schiaparelli "crede che la maggioranza dei loro dati sia stata raccolta".
E, nonostante il fiato sospeso per le sorti del lander Schiaparelli, la missione ExoMars "è stata comunque un successo" perchè "l'obiettivo era avere una sonda in orbita intorno a Marte ed un test che ci desse dati e conoscenze scientifiche. Noi ora abbiamo dati e conoscenza" aveva indicato il Dg dell'Agenzia Spaziale Europea, Jan Woerner, parlando dal centro di controllo dell'Esa di Darmastadt, in Germania.
"Il Tgo (Trace Gas Orbiter) ha dimostrato di funzionare ed è operativo con successo nell'orbita di Marte. Questa conferma è una buona notizia, ciò vuol dire -aveva tenuto a ricordare Woerner- che l'orbiter della missione ExoMars è pronto a raccogliere tutti i dati scientifici ed a riportarli". "Il Tgo -aveva aggiunto il numero uno dell'Esa- è dunque una pietra miliare" un aspetto importante "in vista della seconda fase della missione ExoMars prevista nel 2020".
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