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Cashback addio da luglio, Draghi pronto a sospenderlo

Cashback addio da luglio, Draghi pronto a sospenderlo

Cashback di stato a rischio? Cashback annullato? Il rimborso del 10% delle spese compiute con carta di credito o bancomat rischia di essere ridotto o addirittura annullato dal governo per i costi eccessivi.

Il super cashback rischia di essere solo un ricordo: la cabina di regia del governo, riunita nel pomeriggio di lunedì 28 giugno alla presenza dei premier Mario Draghi e di altri ministri, ha preso la decisione di annullare il programma alla scadenza del semestre attuale, prevista il 30 giugno 2021. Non è ancora chiaro se sarà solo sospeso (e migliorato) o annullato del tutto.

Di certo non riprenderà il 1 luglio, ma potrebbe ripartire dal 2022. La riunione della cabina di regia di oggi era dedicata in modo particolare al nodo sul blocco dei licenziamenti, ma si è parlato anche di questo, forse per recuperare risorse utili al finanziamento della Cig per i settori più in crisi per cui il blocco rimane (tessile, moda e calzaturiero).

 

Cosa potrebbe succedere, quindi?

L'ipotesi principale riguarderebbe il cancellazione del superpremio di 3.000 euro per chi realizza il maggior numero di transazioni possibili. Il maxirimborso è finito nel mirino di alcuni esercenti, in particolare dei benzinai, che vedono alcuni clienti fare decine di transazioni per pagare un pieno di carburante (operazioni sulle quali l’esercente paga dei costi).

L’esecutivo è impegnato in queste settimane a riscrivere il famoso Recovery Plan che dovrа essere presentato a Bruxelles. Nella riscrittura и possibile che sia modificata o addirittura tolta la misura del Cashback di Stato.

 

Il Piano Italia Cashless

Il Piano Italia Cashless è partito lo scorso dicembre 2020. Con questa misura introdotta dal Governo Conte-bis, si voleva attuare una modernizzazione del Paese e, inoltre, incentivare i cittadini a utilizzare metodi di pagamento alternativi ai contanti, come ad esempio, le carte di credito, le carte di debito e app di pagamento, come Satispay. 

Dall’8 dicembre 2020, era partito l’Extra Cashback di Natale. Era stato attuato, come ci suggerisce il nome, in vista del Natale, per incoraggiare i cittadini a fare acquisti e sbloccare la situazione economica, messa in crisi, oltre che dal primo Lockdown, dalle aree colorate adottate col Dpcm del 24 ottobre 2020. 

 

Il Cashback di Stato

Dal 1° gennaio 2021 è, invece, partito il normale piano Cashback. Si tratta di un rimborso pari al 10% dell’acquisto, fino ad un massimo di 15 euro per transazione con pagamenti elettronici. Non c’è una transazione minima da raggiungere, l’importante è pagare senza i contanti. 

L’importo massimo che si puт raggiungere nel primo semestre è pari a 150.00 €. Inoltre, i primi 100.000 cittadini per numero di transazioni effettuate, potranno essere estratti per ottenere il Super Cashback da 1.500€. Sul sito ufficiale del Piano attuato dal Governo, leggiamo:

“Con il Cashback, a partire dal 1° gennaio 2021, ottieni il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti che effettui con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti. Non concorrono gli acquisti online.”

Con questo sistema Cashback le persone che hanno effettuato acquisti con pagamenti elettronici si sono viste accreditare sull’App IO l’importo pari al 10% degli acquisti che hanno effettuato. Le transazioni minime da fare, per sbloccare il Cashback e riottenere i soldi indietro, sono cinquanta e dovranno essere effettuate dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021.

“Se effettui un minimo di 50 pagamenti in un semestre, ricevi il 10% dell’importo speso, fino ad un massimo di 150 euro di rimborso complessivo. Il rimborso massimo per singola transazione и di 15 euro. Non c’è un importo minimo di spesa ed è possibile ottenere rimborsi fino a 300 euro l’anno.”

L’Applicazione IO

Per ottenere il Cashback basta scaricare l’applicazione IO, registrarsi e inserire i metodi di pagamento che saranno utilizzati. Per la registrazione и necessario avere un’identitа digitale. Per ottenerla ci si potrа rivolgere a un’identity Provider per ottenere lo SPID, oppure si potrа fare riferimento alla propria CIE, la Carta di Identità elettronica col PIN abbinato. QUI le informazioni per richiedere lo SPID.

Draghi, col nuovo esecutivo il Cashback è a rischio?

Lo sconto sugli acquisti pari al 10%, tramite i pagamenti con carte e applicazioni su dispositivi mobili e i vari wearable, arriverа a costare, tra la fine del 2020 e il 2022, la bellezza di 4.5 miliardi di euro. Questa somma doveva essere finanziata, quantomeno secondo i propositi del Governo Conte-bis, interamente col Recovery Fund.

Col nuovo esecutivo targato Draghi, il cashback di Stato, infatti, potrebbe avere vita molto breve. Molte forze politiche, ne richiedono l’abolizione. Tra queste, in particolare le forze di destra, come Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Qualora l’abolizione passasse il programma di rimborsi potrebbe cessare nella seconda metа dell’anno, oppure potrebbe essere abolito per il prossimo 2022, anno per cui sono stati stanziati ben 3 miliardi di euro.

 

 

La Leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni contro il Cashback

"Sospendere il cashback e aggiungere queste risorse, pari a circa 5 miliardi, al prossimo decreto del governo destinato ai ristori. Ci auguriamo che la sua concretezza prevalga, e che sia così possibile modificare un provvedimento inutile e sbagliato". Lo chiede Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi.

"Riteniamo assurdo - scrive tra l'altro Meloni - che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici. Proprio per questo, Fratelli d’Italia ha presentato al Senato una mozione che impegna il governo a sospendere la misura del cashback, destinando le somme stanziate per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid, come bar, ristoranti e palestre".

"La mozione, pubblicata il 26 gennaio 2021 e che le invio in allegato, è stata sottoscritta anche da diversi esponenti di altri partiti politici che oggi fanno parte della maggioranza di governo.

Purtroppo, non ci è stata concessa la possibilità di discutere questa mozione in Aula prima che si definisca il nuovo decreto ristori, negando così di sottoporre al dibattito parlamentare una proposta di buon senso condivisa anche da altre forze politiche".

"Non ci resta, signor presidente, che far avere direttamente a lei questa proposta, nella speranza che possa approfondirla e valutarla senza pregiudizi. Chiediamo che, già nel primo provvedimento del suo governo a sostegno del mondo produttivo, i cinque miliardi stanziati per il cashback - conclude Meloni - siano meglio utilizzati per dare respiro alle migliaia di imprese in difficoltà, sostenere il tessuto produttivo e tutelare i posti di lavoro".

 

La liquidazione dell’Extracashback

Consap, in data 26 febbraio 2021, ha dato la notizia: si è conclusa la prima fase di liquidazione dei rimborsi per il periodo relativo all’8-31 dicembre 2020. Sono stati versati circa 223 milioni di euro nei conti correnti degli italiani che si sono iscritti. C’è stato anche qualche problema relativo all’IBAN di alcuni partecipanti, ma è quantificabile nello 0.04% dei casi.

“Dal 15 febbraio ‘21, Consap ha disposto oltre 3,2 milioni di bonifici per un totale liquidato di circa Ђ 223 milioni Ђ. Solo lo 0,04% dei bonifici non и andato a buon fine a causa di problemi relativi all’inserimento di IBAN non corretti o conti correnti bloccati o non più esistenti. Ad ogni modo, i partecipanti al programma che rientrano in questi casi, non perdono il diritto a ricevere il rimborso e avranno la possibilitа di inserire un IBAN valido tramite l’apposita funzionalitа sull’app IO.”

Draghi il problema dei furbetti 

Si è notato che numerosi furbetti deli rimborsi, per scalare le classifiche delle transazioni e arrivare trai 100.000 italiani che avranno diritto al SuperCashback da 1.500€ frizionano un’unica transazione in quattro, cinque, sei, o più transazioni.

 

L’obiettivo è infatti, conquistare i 1.500 euro. Tra i casi più eclatanti, quelli delle pompe di benzina. Molti benzinai hanno, infatti, denunciato che molte persone farebbero dei micro-riempimenti nel serbatoio, anche molteplici nel corso della giornata, per fare un elevato numero di transazioni con pagamento elettronico. Qualora, dunque, la misura dei rimborsi non dovesse essere abolita, il problema dei furbetti dovrа essere ridimensionato.

 

Draghi e la partita del Recovery Plan

Ora, il futuro della misura introdotta dall’esecutivo precedente si intreccia con il Recovery Plan. Col nuovo esecutivo Draghi si decideranno proprio in questi giorni le modifiche da apportare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, il PNRR, che sappiamo essere:

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.”

Sotto il governo Draghi, la squadra del ministro Franco sta esaminando il nuovo piano e molti dei precedenti progetti potrebbero essere revisionati. Qualora le misure non rispettassero le direttive dell’Unione Europea, potranno essere cancellate. Tra queste ci potrebbe essere, la misura del Cashback.

Se da una parte la misura, introdotta dal Governo precedente a quello di Draghi, contribuisce alla lotta all’evasione fiscale, dall’altra non garantisce una crescita adeguata del PIL, uno tra i principali obiettivi del Recovery Fund. 

 

Stop al cashback fin da subito?

Sembra improbabile che lo sconto attivo fino a giugno venga cancellato sin da subito. Tra le ipotesi, infatti, vi sarebbe la sospensione dopo il primo semestre, o solo per i mesi relativi al 2022. Proprio nei giorni scorsi, infatti, come precedentemente detto, sono stati effettuati gli accrediti dei rimborsi dell’extra cashback di Natale, il periodo sperimentale che è partito dall’8 dicembre, terminando il 31 dicembre.

Dunque, per il primo semestre relativo a questo 2021, chiunque avesse attivato il Cashback di Stato, puт, per ora, stare tranquillo, poichè l’esecutivo Draghi agirà a partire dalla seconda metà dell’anno.

 

 

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