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Ecco il decreto, Pasqua blindata

Ecco il decreto, Pasqua blindata

ROMA. Pasqua e Pasquetta, oltre al sabato santo, in rosso per tutta Italia, eccetto le regioni in zona bianca; via la zona gialla dalla Penisola, con le regioni in questa fascia che passano da dopodomani

all’arancione; 250 abitanti positivi ogni 100mila, oltre all’Rt superiore a 1,25 per passare in zona rossa; possibilità per le regioni in arancione di istituire aree rosse locali; congedi parenti e bonus baby sitter; smart working per i genitori con figli fino a 16 anni.

Questi i contenuti del decreto, e non di un Dpcm, varato dal Governo guidato da Mario Draghi al termine di una seduta nel corso della quale non mancano divergenze con la Lega, contraria alla regole di una visita dal giorno in altre case in arancione e weekend di Pasqua: e sulle visite, il ministro Mara Carfagna avrebbe proposto la possibilità di visita anche in zona rossa con due  persone massimo con figli sotto i 14 anni.

Alla fine vince la posizione del titolare della Salute, Roberto Speranza. E il premier, nel corso della visita all’hub vaccinale di Fiumicino, parla di «collaborazione decisiva  è anche quella con le Regioni. Lo Stato, attraverso il Commissario straordinario e la Protezione Civile, si farà carico di intervenire in tutte le situazioni di difficoltà. Il principio è quello della sussidiarietà, nel rispetto delle prerogative che la Costituzione assegna a ogni livello dell’amministrazione pubblica».

E chiarisce che «i dati ci impongono la massima cautela per limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie. Il ricordo di quanto accaduto la scorsa primavera è vivo, e faremo di tutto per impedire che possa ripetersi». A tenere banco è l’argomento vaccinazioni.

E sul caso AstraZeneca, il presidente del Consiglio taglia corto: «Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino».

Ma l’obiettivo è il potenziamento della campagna vaccinale:

«Ad oggi, si vedono già i primi risultati dell’accelerazione sui vaccini. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30 per cento di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il

doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obiettivo è triplicarlo presto».

E ancora: «Vogliamo utilizzare tutti gli spazi liberi. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694

siti vaccinali fissi e altri verranno individuati. Solo con la vaccinazione diffusa potremo fare a meno delle restrizioni». Poi un invito: «A tutti chiedo di aspettare il proprio turno per vaccinarsi, in questo senso Mattarella è stato esemplare».

Draghi, poi, parla anche di del decreto Sostegno che dovrebbe essere varato nei prossimi giorni: «Le misure previste sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i “nuovi poveri”.

Per questo i 32 miliardi già autorizzati sono interamente impegnati. Ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio».

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