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25 Ottobre 2016 - 12:44
Ma no alla conservazione dell'urna in casa o alla dispersione delle ceneri nella terra, in acqua o nell'aria
Sì della Chiesa cattolica alla cremazione, anche se la sepoltura resta la pratica preferibile; no alla conservazione dell'urna in casa o alla dispersione delle ceneri nella terra, in acqua o nell'aria. E' quanto il Vaticano afferma in forma ufficiale con il documento 'Ad Resurgendum cum Christo' redatto dalla Congregazione per la dottrina della Fede, approvato da Papa Francesco lo scorso 18 marzo e oggi pubblicato sotto la firma del cardinale Gerhard Mueller prefetto del dicastero vaticano.
La nuova 'istruzione' ribadisce "le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi" ma al tempo stesso spiega che "la cremazione non è vietata, a meno che questa non sia scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana" e a patto che "le ceneri del defunto siano conservate in un luogo sacro, cioè in un cimitero o in una chiesa o in un'area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica".
Resta per la Chiesa il divieto assoluto di "dispersione delle ceneri nell'aria, in terra o in acqua o in altro modo" oppure "la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti", oltre alla "divisione delle ceneri tra i vari nuclei familiari". Inoltre, "nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie".
L'istruzione "Ad Resurgendum cum Christo" sottolinea che "la sepoltura nei cimiteri o in altri luoghi sacri risponde adeguatamente alla pietà e al rispetto dovuti ai corpi dei fedeli defunti" e "favorisce il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità cristiana". Dunque, "la Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti".
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