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18 Marzo 2021 - 15:52
IL MAXI CONDONO FISCALE
Maxi condono delle vecchie cartelle esattoriali entro i 5mila euro. La conferma arriva dal sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon. A contenere la misura sarà il decreto Sostegni, provvedimento fotocopia a quello che il governo Conte avrebbe chiamato decreto Ristori.
ESTINGUERE TUTTE LE CARTELLE ESATTORIALI FINO A 5000 EURO
Il testo del nuovo provvedimento, come un colpo di spugna, cancellerà i piccoli debiti degli italiani contratti con lo Stato in quindici anni, tra il 2000 e il 2015.
Durigon, in realtà, puntava a un intervento ancora più ampio, che ricomprendesse, tra le cartelle da azzerare, anche quelle più corpose, fino all’importo-tetto di 10mila euro. Il sottosegretario non ha comunque ancora abbandonato le speranze: finché la discussione sul testo del decreto non è chiusa – e al momento ancora non lo è – secondo lui ci sono ancora margini per trovare un accordo con le altre forze di maggioranza e ampliare il novero dei debiti da estinguere.
QUANTO COSTA ALLO STATO
C’è da dire, però, che la coperta è corta, considerando che il decreto Sostegni costa già allo Stato 32 miliardi di risorse praticamente allocate: 4,8 miliardi andranno alla sanità (risorse aumentate rispetto ai 2 miliardi inizialmente previsti), 12 ai contributi a fondo perduto (tra cui i 600 milioni di euro per il comparto neve e, in generale, per tutti coloro che hanno visto il proprio fatturato diminuire del 33% causa pandemia) e il resto al pacchetto lavoro.
Proprio per recuperare risorse servirà il via libera a un nuovo scostamento di bilancio ad aprile, in sede di stesura del Documento di economia e finanze (Def) e si pensa a misure come lo stop al Cashback, voluto dal Governo Conte bis per incentivare i pagamenti in moneta elettronica.
SBLOCCARLO SUBITO
L’idea sarebbe quella di bloccarlo subito dopo il primo semestre, così da recuperare qualcosa come tre miliardi di euro da impiegare in interventi di sostegno all’economia. Ma bisognerà trovare un accordo, perché alcuni partiti della maggioranza, come il Movimento Cinque Stelle, non sembrano disposti a rinunciarci tanto facilmente. Poco tempo fa, sull’argomento era tornata la viceministra Laura Castelli, rassicurando i tanti italiani che, con fatica, si sono iscritti al programma, e troncando sul nascere ogni ipotesi di stop (per approfondire leggi qui: Cashback: le rassicurazioni del Governo).
SVUOTARE MAGAZZINO AGENZIA DELLE ENTRATE
Intanto, il condono delle vecchie cartelle esattoriali è già una maxi misura, perché permetterà di svuotare il magazzino dell’Agenzia delle Entrate. Si calcola che il 56% dell’archivio dell’ente, occupato da giacenze, verrà liberato. Alleggerirlo, spiega Durigon era proprio "l’obiettivo principale del provvedimento, che dovrebbe consentire la cancellazione di circa 61 milioni di cartelle che valgono un miliardo, consentendo così all’Agenzia di concentrare l’attività sulle pratiche effettivamente esigibili".
Sono 137 milioni le vecchie cartelle non pagate, che giacciono nell’archivio dell’agenzia. Di queste, molte sono inferiori ai tremila euro. Da qui, il forte impatto del condono del decreto Sostegni nello «smaltimento» degli arretrati. Stralciati, più che smaltiti. Con buona pace di chi, finora, ha sempre pagato multe, bolli auto e quant’altro.
LA DECISIONE POTREBBE ARRIVARE OGGI
Ieri nel vertice di maggioranza con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco, secondo quanto si apprende, non sarebbe ancora passata la linea di cancellare le cartelle inevase relative al periodo 2000-2015, fissando il tetto a 5mila euro (comprensivo di contestazione iniziale, sanzioni e interessi), un’asticella che il Parlamento potrebbe far salire a 10mila. E sul punto si attende un nuovo confronto nella giornata di oggi.
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