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20 Marzo 2021 - 10:02
DECRETO SOSTEGNI, RISTORI IN ARRIVO DOPO PASQUA
Se non ci saranno nuovi intoppi, le risorse messe a disposizione dal decreto Sostegni arriveranno a imprese e lavoratori autonomi subito dopo Pasqua.
ACCREDITO SUL CONTO CORRENTE
In buona sostanza, saranno accreditati sul conto corrente delle attività interessate almeno 3 mesi e mezzo dopo dalle chiusure imposte nel dicembre scorso dall'allora governo Conte. Pertanto, questi soldi, messi a disposizione dallo scostamento di bilancio del gennaio scorso, giungeranno a ''destinazione'' non certo con la tempestività che la situazione imporrebbe, bensì a passo di lumaca.
LA DENUNCIA DELLA CGIA
"E' evidente che la mancata immediatezza nello stanziamento degli indennizzi costituisce un problema che non è stato ancora risolto, fa sapere l'Ufficio studi Cgia. Se dopo un anno dall'inizio della pandemia è necessario aspettare ancora così tanto tempo, è evidente che la ''macchina'' necessita di una messa a punto.
320 MILIARDI DI FATTURATO PERSO
Ammonta a quasi 320 miliardi di euro la perdita complessiva di fatturato per le aziende e le partite Iva in Italia, nell'arco del 2020.
Questi i dati di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale le aziende (grandi, medie e piccole) hanno perso 312,1 miliardi (-11,8%), mentre partite Iva e autonomi hanno incassato 7,4 miliardi in meno (-5,9%). La pandemia Covid e la conseguente interruzione delle attività economiche hanno portato a una contrazione degli incassi del 12,4%: il calo maggiore si è registrato per alberghi, bar e ristoranti (-40,3%), mentre è stato del 27,1% per il settore dell'intrattenimento e dello sport. In controtendenza sia il comparto informazione e comunicazione (+1,6%) sia quello dell'agricoltura (+1,8%). In termini percentuali, a livello territoriale è la Sardegna ad aver avuto l'impatto più forte sulla sua economia (-25,2%), seguita da Friuli-Venezia Giulia (-20,3%), Valle d'Aosta (-17,4%) e Lazio (-16,3%). "È una fotografia, la nostra, di una devastazione economica che nasconde, peraltro, un dramma sociale difficilmente calcolabile, almeno nell'immediato. Da parte del governo di Mario Draghi, al quale comunque abbiamo dato il nostro appoggio, serve uno sforzo più incisivo per far fronte ai danni e ai disastri cagionati dai vari lockdown: il decreto Sostegni varato ieri è insufficiente, servono risorse aggiuntive e, soprattutto, occorre far ripartire il Paese al più presto, coi lockdown più o meno mascherati non andiamo lontano", commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.
APPROVATO IL DECRETO SOSTEGNI
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sostegni. Una grandissima iniezione di fiducia per le attività e le partite iva colpite dalle chiusure degli ultimi mesi. Il Governo c'è e ci sarà". Lo scrive il ministro Federico D'Incà su Twitter.
"Il decreto è più o meno quello che sta già circolando. Tre quarti dell'importo sarà destinato alle imprese". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa, al termine del Cdm: "Siamo consapevoli che si tratta di un intervento parziale e per questo" c'è l'ipotesi di "un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def", ha aggiunto.
ADDIO ATECO
L'Ufficio delle Entrate mette a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese, i pagamenti inizieranno l'8 aprile per chi avrà fatto domanda, quindi 11 miliardi entreranno nell'economia nel mese di aprile", ha quindi sottolineato Draghi.
SPETTACOLI E CINEMA
"Spettacolo, cinema e musei sono in grande sofferenza per la perdurante chiusura imposta dalle misure di contenimento del contagio e meritano ogni sostegno, perché esprimono parte notevole della nostra identità”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del provvedimento che introduce nuove misure di sostegno in favore della cultura. In particolare, con oltre 200 milioni di euro, verrà devoluta una indennità straordinaria di 2.400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo, con una platea di beneficiari allargata".
Oltre agli artisti e maestranze con almeno sette giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, saranno interessati anche coloro che, con almeno trenta giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75.000 euro, a differenza delle precedenti erogazioni in cui il reddito massimo ammesso a contributo non doveva superare i 50.000 euro".
450 MILIONI PER IL SETTORE AGRICOLO
A quanto si apprende il Dl sostegni stanzia 300 milioni per le decontribuzioni degli agricoltori e 150 milioni per il fondo Filiere.
E dopo un braccio di ferro durato ben due ore e mezzo, a quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe passata la proposta di mediazione sul nodo cartelle avanzata dal ministro Daniele Franco e del premier Mario Draghi, dubbioso su una sanatoria di ampio respiro.
CANCELLATE VECCHIE CARTELLE ESATTORIALI
Dunque sì alla cancellazione di vecchie cartelle, ma solo con un reddito Irpef che non superi i 30mila euro. Il colpo di bianchetto sulle cartelle varrà fino al 2011, mentre inizialmente avrebbe dovuto coprire il periodo 2000-2015. Fino al 2015, è la mediazione raggiunta in Cdm, la cancellazione dovrebbe essere legata alla riforma per l'efficientamento del sistema della riscossione chiesta da Lega e Fi.
Si tratta di vecchie cartelle fino a 5000 euro di importo, che a questo punto verranno cancellate solo per chi ha un reddito Irpef sotto i 30mila euro e non per tutti, come inizialmente previsto e caldeggiato da Lega, Fi e anche M5S, pur con alcuni distinguo.
Mentre sulla riforma della riscossione, chiesta da Lega e Fi, che dovrebbe consentire lo stralcio delle vecchie cartelle sotto i 5mila euro fino al 2015, "ai fini di una ridefinizione della disciplina legislativa dei crediti di difficile esenzione - si legge nel testo - e per l'efficientamento del sistema della riscossione, il ministro dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, presenta al Parlamento per le conseguenti deliberazioni una relazione contenente i criteri per procedere alla revisione del meccanismo di controllo e di discarico dei crediti non riscossi".
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