Tutte le novità
23 Marzo 2021 - 16:08
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE
Niente stipendio se non ci si sottopone a vaccinazione. A deciderlo il giudice di Belluno Anna Travia che ha respinto le richieste di due infermieri e otto operatori sociosanitari che si erano rifiutati di vaccinarsi con Pfizer lo scorso febbraio ed erano stati sospesi dal lavoro.
FERIE FORZATE
Come riporta il Corriere del Veneto, i dieci sanitari che erano dipendenti di due case di riposo nel Bellunese, il giorno dopo del loro rifiuto alla somministrazione della prima dose di vaccino, erano stati messi in ferie forzate dalla direzione della Rsa e sottoposti alla visita del medico del lavoro.
INIDONEI AL SERVIZIO
Il medico aveva infatti dichiarato che i sanitari erano "inidonei al servizio", facendoli quindi allontanare dalla struttura dove lavoravano senza lo stipendio. Gli operatori no vax hanno fatto allora ricorso in tribunale perchè secondo loro la Costituzione permette la libera scelta al vaccino.
LA RISPOSTA DEL GIUDICE
Il giudice ha respinto il loro ricorso sostenendo che «è ampiamente nota l'efficacia del vaccino nell'impedire l'evoluzione negativa della patologia causata dal Covid come si evince dal drastico calo dei decessi fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi, quali il personale sanitario, gli ospiti delle rsa e i cittadini di Israele dove il vaccino è stato somministrato a milioni di individui».
I sanitari non sono stati licenziati, ma soltanto sospesi. Nel momento in cui dovesse cessare il pericolo per la salute potranno essere reintegrati nei loro posti di lavoro con effetto immediato.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo