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15 Aprile 2021 - 15:29
Strage di bambini in Brasile, dove in un anno di pandemia a causa del Coronavirus sono morti 852 bambini fino a 9 anni, tra cui 518 neonati secondo i dati ufficiali.
A quanto riporta l’epidemiologa Fatima Marinho i decessi in questa fascia d’età sono stati più del doppio, arrivando a quota duemila. Molti medici avrebbero sottovalutato il rischio del Covid nei bambini.
OLTRE 2.000 BAMBINI DI ETA' INFERIORE AI 9 ANNI
Oltre duemila bambini di età inferiore ai nove anni, di cui almeno 1300 neonati: queste sono le piccole vittime del Covid in Brasile, insieme alla popolazione adulta.
Nel Paese sudamericano, secondo in tutto il mondo per contagi registrati dall'inizio della pandemia, dopo gli Stati Uniti, tra il febbraio 2020 e il 15 marzo 2021 il Covid ha ucciso almeno 852 bambini fino a 9 anni di età, tra cui 518 neonati.
I DATI UFFICIALI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Il quadro emerge dai dati ufficiali diffusi dal Ministero della Salute. Ma potrebbero essere più del doppio di questa cifra, come ha sottolineato l'epidemiologa Fatima Marinho, dell'Università di San Paolo, poiché a molti di loro non è stato possibile effettuare nemmeno un tampone perchè non c'erano.
LA CASISTICA
La dottoressa Marinho ha studiato i decessi da sindrome acuta respiratoria che non sono stati segnalati come casi Covid e ha scoperto che sono stati 10 volte superiori rispetto al periodo pre pandemia.
Facendo due conti dall'inizio dell'emergenza il Covid ha ucciso 2.060 bambini fino a 9 anni, compresi 1.302 neonati. Una situazione dovuta probabilmente anche al fatto che alcuni medici hanno anche sottovalutato il rischio del Covid nei più piccoli.
COSA SUCCEDE IN BRASILE
A più di un anno dall'inizio dell'emergenza sanitaria, il Brasile ha registrato solo nelle ultime 24 ore 3.459 nuovi decessi legati al Covid-19 e 73.513 contagi, complice probabilmente anche la diffusione massiccia della variante "brasiliana ".
Il che sta portando al collasso il sistema sanitario e funerario in tantissimi stati. A Rio de Janeiro, in particolare, i medici stanno fronteggiando un’improvvisa carenza di sedativi.
CARENZA DI SEDATIVI, PAZIENTI LEGATI
Un’infermiera dell’ospedale Albert Schweitzer di Realengo ha raccontato al sito Globo che alcuni pazienti Covid in gravi condizioni sono stati intubati da svegli e con le mani legate al letto a causa della mancanza di farmaci.
In tutto il paese, le scorte di ossigeno stanno diminuendo, c'è una carenza di medicinali di base e in molte unità di terapia intensiva non ci sono più letti disponibili.
Il presidente Jair Bolsonaro continua a ignorare l'emergenza, ribadendo di essere contrario a qualsiasi forma di chiusura per tutelare l'economia locale.
Anche le vaccinazioni vanno molto a rilento. Finora, secondo dati di Medici senza Frontiere, solo l’11% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino.
MEDICI SENZA FRONTIERE: "RISCHIO CATASTROFE UMANITARIA"
"Le misure di sanità pubblica sono diventate un campo di battaglia politico in Brasile. Per questo politiche che dovrebbero fondarsi sulla scienza vengono orientate da opinioni politiche più che dalla necessità di proteggere individui e comunità dal Covid-19. Questo ha messo il Brasile in uno stato di lutto permanente e ha portato il sistema sanitario brasiliano vicino al collasso", ha detto Christos Christou, presidente internazionale di Medici senza Frontiere, che ha lanciato un appello internazionale per chiedere alle autorità di riconoscere la gravità della crisi e di predisporre un sistema centrale di risposta per prevenire ulteriori morti evitabili.
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