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15 Aprile 2021 - 18:07
La Banca Centrale Europea per incentivare il circolo del denaro e stimolare l'economi ha deciso di portare i tassi di interesse in negativo per le banche UE.
CHIUDERE I CONTI CORRENTI GRAVOSI
In questo modo le banche, invece di pagare gli interessi sui risparmi, si dovranno far carico dell'onere di trattenerli.
Da qui, quindi, la decisione di alcuni grandi colossi di chiudere i conti correnti più "gravosi" dei propri clienti (ovvero quelli con più soldi depositati), mentre altri hanno deciso di procedere con modifiche delle politiche contrattuali. Vediamo allora chi ha deciso di chiudere e chi invece aumenterà le commissioni.
UNA CRISI SENZA PRECEDENTI
Non è un caso che la decisione dell’Ue arrivi proprio ora: con tutti i Paesi membri costretti a fare i conti con una crisi senza precedenti scatenata dall’emergenza Covid. Servono quindi politiche volte a stimolare gli investimenti e non i risparmi.
QUALI SONO LE BANCHE CHE RIVEDRANNO I CONTRATTI
Tra le banche pronte a rivedere i termini contrattuali sul deposito di soldi sui conti correnti ci sono Unicredit e Bper, che pare che applicheranno delle “super commissioni” ai clienti cui giacenze superano determinate somme e sui nuovi conti non retail.
ANCHE BANCO BPM
La stessa strada di Unicredit e Bper sembra essere intenzionata a seguire Banco Bpm, che sta valutando l’introduzione di nuove commissioni ma proporzionate alle giacenze dei conti correnti dei clienti.
FINECO, LINEA DURA
Una linea più dura, in questo senso, ha deciso di adottare Fineco. La banca, alla luce dei nuovi tassi di interesse in negativo introdotti dalla Banca Centrale Europea, ha infatti annunciato che procederà con la chiusura dei conti correnti dei clienti cui giacenze risultano essere superiori ai 100 mila euro.
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