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Campania, si torna in spiaggia: metà dei lidi balneari pronti per il weekend

Campania, si torna in spiaggia: metà dei lidi balneari pronti per il weekend

Il vicepresidente di Silb-Confcommercio: «Siamo “folli” vista l’incertezza ma serve un segnale»

NAPOLI. Il weekend del primo maggio porta un poco di ossigeno agli imprenditori balneari. «Siamo dei folli, io per primo, perché con la spada di Damocle dei colori c’è il rischio di doversi fermare di nuovo».

Salvatore Trinchillo, vicepresidente di SilbConfcommercio Italia e operatore del settore a Varcaturo, è quanto mai chiaro: «Dobbiamo ricominciare l’attività perché bisogna dare un segnale di ottimismo, sperando di poterci lasciare alle spalle quanto prima questa maledetta pandemia».

Quali sono le prescrizioni alle quali saranno sottoposti i lidi?

«Essenzialmente quelle dello scorso anno. Bisogna evitare gli assembramenti; le persone devono stare a un metro di distanza anche sotto l’ombrellone, se non si tratta di congiunti, che deve occupare uno spazio di dieci metri quadrati e stare a distanza da un altro a tre metri e trenta centimetri».

È chiaramente raccomandata anche la prenotazione...

«Sicuramente. Questa è una cosa che facevamo anche prima che scoppiasse l’epidemia da Covid ed è ormai di uso comune. Tra l’altro, così facendo non ci si espone al rischio di non trovare posto e quindi di fare un viaggio a vuoto alimentando, poi, gli affollamenti».

Come ci si deve regolare, invece, per le spiagge libere?

«Ci sono le stesse norme previste per gli stabilimenti balneari. La differenza è che mentre il gestore di un lido è un professionista e quindi fa rispettare le norme, salvo qualche eccezione che c’è sempre ma che si assume le proprie responsabilità, per quando riguarda gli arenili liberi il controllo spetta ai Comuni che non sempre riescono a farlo per carenza di personale. Per cui ci si affida al buonsenso dei cittadini».

Quanti lidi sono pronti in Campania?

«Il 50 per cento in tutto il territorio regionale. Altri che hanno saputo in ritardo del ritorno alla zona gialla hanno preferito posticipare la riapertura ma credo che per la metà di maggio ci sarà la piena operatività».

La spada di Damocle riguardante il rischio di un cambio di colore, e quindi di maggiori restrizioni, pesa comunque...

«Per questo ho detto che chi apradesso, io in testa, è un folle visto che non ci sono garanzie di poter continuare tranquillamente l’attività se la situazione epidemiologica dovesse mutare in peggio. Speriamo nella velocizzazione ulteriore della campagna vaccinale e nel senso di responsabilità dei cittadini».

Come giudica il piano di isole Covid free della Regione Campania?

«Si potrebbe dire tanto. In ogni caso, più sono le iniziative che aiutano il turismo, tanto più i benefici sono estesi». 

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